tag:blogger.com,1999:blog-15330856813167602402024-03-19T04:20:02.857+01:00Il Blog di PaolinoPensieri sparsiPaolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.comBlogger118125tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-86705505022289928012017-11-28T23:16:00.001+01:002017-11-28T23:16:55.757+01:00Ti auguro di essere bruttina<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Figlia mia,</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Nella vita io ti auguro di essere bruttina. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Non dico proprio brutta, ma quel tanto che basta per piacere a qualcuno che spero sia proprio quel qualcuno che piace a te. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ma non così poco per piacere a tutti.</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Perché le donne bellissime, in questo maledetto mondo, diventano le prede delle peggiori persone.</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E anche se penserai che la bellezza ti stia aiutando e ti possa aprire delle porte, ne starai pagando un prezzo troppo caro. E te ne accorgerai quando farà troppo male capirlo.</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Tu invece dovrai essere bruttina e una grande donna.</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Di spirito. Allegra, divertente. Coraggiosa, intelligente, indipendente. Fiera di te e piena di te ma mai arrogante. Sicura della tua forza e delle tua Bellezza. E sarai una bruttina così bella che si innamoreranno di te delle persone speciali, perché solo loro saranno in grado di vederti davvero.</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Perché la bellezza pura è alla mercé di tutti e purtroppo anche gli stupidi e gli arroganti e i cattivi e i balordi la possono vedere.</span><br />
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E i potenti la vogliono possedere!</span><br />
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ed è una guerra impari quella delle belle. E sono certo che saresti in grado di combatterla e anche di vincerla quella guerra, ma le ferite si subiscono sempre: non esiste guerriero senza una cicatrice. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E allora ti auguro di combattere battaglie più alte. Non più importanti, perché quella delle belle è una battaglia per sopravvivere ma che si combatte contro persone infime e “basse”. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E poi figlia mia, ti auguro ti provare tanto amore nella tua vita. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Quell'amore che ti stringe la gola e riempie gli occhi di lacrime. Come adesso, mentre scrivo.</span><br />
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Come quello che io e la mamma proviamo per te, Figlia mia. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Figlia mia che sei due figlie ma che l’Amore non si dimezza ma anzi, si raddoppia. Ed è una cosa questa che non si può spiegare ma solo provare.</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E ti auguro di trovarlo questo amore. Di trovarlo in una persona che a pensarci ti viene il groppo in gola e gli occhi si caricano di lacrime. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Un amore che è pienezza e paura della mancanza. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ti auguro tanta felicità nella tua vita da bruttina. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ma bruttina fiera e a testa alta. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Fiera di sapere di esserlo bruttina. Alla faccia dei mostri che ti ignoreranno e non capiranno nemmeno (cretini che non sono altro!) di aver appena incrociato la più Bella creatura al mondo.</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E ti auguro di piangere nella vita, non di dolore, anche se accadrà, ma di amore e nostalgia, che poi è l’amore passato che ti rimane dentro. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E piangere fa bene e serve ogni tanto e ti auguro di essere capace di non nascondere le lacrime. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Quando serve sia chiaro! Ma quando è il momento ti auguro di essere capace di mostrare i tuoi sentimenti, il tuo cuore. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Nella vita, figlia mia, io ti auguro di essere bruttina.</span><br />
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ed è l’unica scorciatoia che ti auguro di percorrere. Per il resto intraprendi sempre la strada più difficile, più impervia, più faticosa. Quella che ti spaventa di più perché tanto tu hai tutte le capacità per scalare qualsiasi montagna, e superare qualsiasi ostacolo. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E non ti accontentare mai. E pretendi sempre quello che ritieni giusto. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Non transigere. O se lo fai, fallo sapendo di farlo. Nella vita ti auguro di saper sempre mediare. Un po’ come sto facendo io adesso che ti scrivo di mediare in maniera intransigente!</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ma tu devi batterti fino in fondo per quello che ritieni davvero importante e tralasciare e ingoiare qualche rospo, quando non vale la pena spendere troppe energie. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E ti auguro di avere la saggezza per fare sempre le scelte giuste. E anche se sbaglierai, perché sbaglierai, non rimproverarti troppo. Impara dagli errori e ti auguro di non far soffrire troppe persone. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Perché quelli sono gli errori che faticherai a perdonarti. </span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Buona vita, Figlie mie!</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: ".SF UI Text"; font-size: 17px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 20.3px;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"></span><br /></div>
Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-11599631162298075952017-10-18T10:38:00.001+02:002017-10-18T10:38:04.887+02:00Di violenza, di vittime, di carnefici e di matematicaCi sono temi sui quali non si deve fare filosofia.<br />
La violenza è uno di questi argomenti.<br />
La violenza è violenza e la violenza ha un colpevole. PUNTO.<br />
Cercare di analizzare la violenza, di capirne i contorni per, non nascondiamolo, trovarne giustificazioni o attenuanti, tutti i "se" e i "ma" a corredo hanno, consapevolmente o meno, l'effetto di distogliere dall'unico vero tema che è e rimane la violenza perpetrata!<br />
Aggiungo che anche parlare della vittima, a mio parere, ha poco senso ma soddisfa un lato oscuro e pruriginoso di ogni lettore, e chi scrive lo sa bene... <br />
In questi giorni leggo sempre più persone, testate giornalistiche, opinionisti più o meno seguiti, che si sentono in dovere di dire la loro sul caso di un noto produttore Hollywoodiano accusato di moleste e violenze sessuali. Lo spunto per scrivere due righe in merito non è tanto il produttore colpevole di aver molestato e abusato diverse attrici quanto l'attrice italiana e la sua denuncia a distanza di due decadi dai fatti che la riguardano.<br />
<br />
Non faccio nomi per evitare di essere tacciato di opportunismo quando il mio solo scopo in questo post è di parlare del principio e non delle persone. I fatti sono noti a tutti.<br />
<br />
Io non lo so dove vogliate arrivare con le vostre tesi e non comprendo nemmeno quale diritto vi arroghiate per andare a giudicare la vita di un personaggio pubblico che in quanto tale è sì soggetta per definizione al giudizio del Pubblico, ma probabilmente sul suo operato artistico per il quale è appunto pubblico!<br />
Non so, dicevo, cosa vogliate arrivare a dimostrare e sostenere, so solo che per scrivere un articolo, o un post su Facebook o su qualunque social vogliate cavalcare, state proponendo delle tesi stupide e talvolta pericolose.<br />
Ma soprattutto ve ne rendete conto vero, che per guadagnare un po' di visibilità, giustificate un molestatore? O quanto meno distogliete l'attenzione da lui?<br />
<br />
C'è una equazione molto banale che penso sia l'unica che andrebbe seguita ogni volta che succedono fatti violenti ed è questa:<br />
<br />
<b>Violenza = Carnefice / Vittima</b><br />
<br />
Più l'attenzione e si sposta sulla vittima, al denominatore, più la magnitudo della violenza diminuisce, fino a far scomparire il carnefice, far tendere a zero la violenza e scrivere parole e parole sulla vittima, della quale si finisce per parlarne fuori dal contesto della violenza e quindi tutto perde valore!<br />
E si finisce, pensate un po', a dare della troia ad una vittima di violenza sessuale, fuori dal contesto della violenza stessa, con la vittima che si trova un'etichetta addosso e colpevole di qualcosa che ha subito!<br />
<br />
Meditate gente, meditate...<br />
<br />Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-14428924504012313432017-09-21T09:09:00.000+02:002017-09-21T09:09:07.168+02:00BuioCaro amico mio,<br />
un'anno fa in questo periodo di sicuro la disperazione ti stava rovinando.<br />
Cosa c'era nella tua testa? Il buio, forse.<br />
Oppure tutto aveva sfumature rosse? Magari viola.<br />
Chissà che colore ha la disperazione?<br />
Forse assenza di colore... Non lo so, non ci sono mai passato.<br />
Non ho mai vissuto, vivaddio, quello che un'anno fa stavi sicuramente vivendo tu e che io ignoravo tu stessi vivendo.<br />
Mi manchi. Sempre. Tanto. Pesantemente. Insopportabilmente. Con dolore.<br />
Ciao. Amico mio.Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-87449777715956164902017-06-06T09:55:00.001+02:002017-06-06T09:55:30.251+02:00Una morte dignitosaIl problema è che l'hanno umanizzato.<br />
E in un periodo come questo dove i nemici sono sempre più evidenti e i cattivi sempre più cattivi, umanizzarne uno, anche se di vecchio stampo, fa incazzare e non poco.<br />
Anche io ho vacillato. Ho pensato "morte dignitosa si ma comunque in carcere".<br />
Ma in fondo quello che ho pensato era: deve marcirci in galera, altro che!<br />
Il fatto è che il discorso è sempre lo stesso: per giudicare su questioni di principio bisogna rimanere distaccati. Se ti uccidono una figlia la pena di morte ti appare giusta forse anche logica in qualche modo.<br />
Quando sei coinvolto a parlare è il tuo stomaco, o il cuore se preferite, ma non la testa;e lo stomaco e il cuore sono quegli organi che comandano gli animali. Noi esseri umani, pensanti appunto, dobbiamo essere guidati dal cervello, altrimenti si regredisce e si torna alla legge del taglione, del più forte, dell'istinto di sopravvivenza, della vendetta come sistema per alleviare la pena.<br />
Leggo sui social i commenti più beceri, che inneggiano ad un altro Piazzale Loreto per Riina, morti brutali per il più brutale degli assassini.<br />
Vendetta! Sangue e Arena!<br />
Semplice caciara animalesca.<br />
Sia chiaro, io mica lo perdono Riina!<br />
Io sono lontano dal perdono Cristiano (a proposito tutti atei quelli dei tweet sulle morti più brutali?) e né me ne vanto né me ne scuso. Sono così!<br />
Però sono certo di una cosa: voglio vivere in una società che si distingue dal marcio che la infetta.<br />
Sono contro la vendetta e la violenza.<br />
Sono contro la pena di morte.<br />
Sono per una giustizia giusta e severa ma che non sfocia mai nella tortura, o nella vendetta, o nella sofferenza imposta perché sofferenza è stata portata.<br />
Chi di spada ferisce di spada periva nel Medio Evo, io ambisco a molto di più.<br />
<br />
<br />
<div>
<br /></div>
Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-79404858339148868162017-04-04T16:25:00.002+02:002017-04-04T16:25:38.736+02:00Quattro mesi dopo<div class="MsoNormal">
Caro Amico mio,<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
sono passati 4 mesi da quando ho saputo che non ti avrei mai
più visto e ancora oggi il cuore è piccolo piccolo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Da quel giorno non è passata giornata senza che io ti abbia
pensato.</div>
<div class="MsoNormal">
È strano e ingiusto allo stesso tempo: mesi, anni senza sentirci e poi
a pensarti ogni giorno quando non serve più a niente.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Le lacrime di coccodrillo, appunto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ancora non ho capito cosa sia successo e mi chiedo poi a
cosa serva capirlo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Serve forse a farmene una ragione? Ma poi che ragione mi
devo fare?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Serve forse a smettere di pensarti. Di pensarti almeno in
questo modo! Perché adesso pensarti è sempre farsi la solita domande: “Perché?“.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Cammino per Arenzano e vedo i ragazzi fermi ad aspettare il
pullman per Voltri e mi ricordo di voi arenzanesi che venivate al Liceo con
quegli autobus diversi da noi genovesi; quei pullman che si usavano per le gite
e questo vi rendeva ancora più “villeggianti” ai nostri (miei almeno) occhi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Sei “assente” su Skype! Assente come il mio collega che si è
alzato per andarsi a fumare una sigaretta! Che fredda che è la tecnologia. Sei
ancora su Twitter, con nuovi followers tracciati da quei tools automatici. Che
cinica che è la tecnologia!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Mi manchi amico mio. Mi manchi sempre di più, giorno dopo
giorno, mese dopo mese.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Non credo alla vita dopo la morte, all’anima e al paradiso,
ma se per caso sbagliassi – può succedere! – allora da lassù, perché lassù
saresti, mi piace pensare che tu possa sorridere un pochino a vedere questo
piccolo nanetto scrivere frasi sconnesse nel tentativo di dirti semplicemente “Ti
voglio bene!”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Con affetto, Paolino.</div>
Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-32983001231786768162016-12-06T18:31:00.002+01:002016-12-06T18:31:19.060+01:00DedicatoCaro amico mio,<br />
non ci vedevamo e sentivamo da un po' di tempo ed era, mi illudo, per nostra scelta, mancanza di tempo e di occasioni, mi ripeto.<br />
Ma adesso sapere di non poterlo più fare perché tu non ci sei più, non sai che male mi fa al cuore.<br />
Che senso di vuoto per un'assenza che non cambia rispetto a prima. Eppure manchi!<br />
Mancano quei maledetti vent'anni! Quei tempi in cui di sicuro nulla di tutto questo aveva ancora intossicato la tua mente. La tua mente brillante, ironica e solare cazzo!<br />
Ho voglia di piangere e non ci riesco. Ricordi e ricordi che tornano a farsi vivi. E un tempo mi facevano sorridere e ora solo piangere.<br />
E le lacrime non scendono, mente ascolto Rino Gaetano e penso a cosa mi diresti per questa musica, come quando mi prendevi per il culo mentre strimpellavo "Dormono sulla collina" di De André. Quando sculettavi per casa in mutande e con gli zoccoli e ti vantavi del tuo fisico.<br />
Quando facevi finta di niente e controllavi se il Mikkio stava usando l'acqua calda per lavare i piatti. Il viaggio a Cuba.<br />
Le bevute, le risate, le prese per il culo.<br />
Tu che ai tempi dell'università ti riposavi per 12 minuti dopo pranzo. Non ci ho mai creduto sai? Però era vero! Come è vero che adesso non ci sei più. E non ti ho più salutato. E non ti ho più detto che sei stato un bravo amico! Che è stato bello averti conosciuto. Che qualunque cosa ti sia passata per la testa tu sei stato un amico prezioso.<br />
Le lacrime iniziano a scendere e il groppo in gola fa male. Maledetta gola! Maledetta testa.<br />
Maledetto il mondo che ti ha deluso così tanto!<br />
Maledetto me che non ti sentivo da anni!<br />
Maledetta vita che non c'è più.<br />
Ti ricordo sorridere. Con quei ricci che tenevi lunghi e raccoglievi in una coda, perché ti sentivi figo e giovane. Sempre stato vanitoso, ma con discrezione e ironia!<br />
Maledetti anni in cui si pensa che tutto possa durare per sempre, soprattutto le amicizie e poi passano e ci si allontana, ci si dimentica, per poi piangere come coccodrilli quando ci si perde per sempre.<br />
Una telefonata cazzo! Una maledetta telefonata per un saluto.<br />
Un saluto che non potrò più farti.<br />
Perché? Che ti ha fatto così male?<br />
Manchi tanto, sai? E manchi a tutti. A tutti quelli, e sono tanti, che ti vogliono bene e piangono insieme a me.<br />
Mi manchi amico mio.<br />
E che male che fa!Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-50820165735766522692015-05-14T15:42:00.001+02:002015-05-14T15:42:49.549+02:00Amici amici, amici un cazzo?Oggi si Twitter mi imbatto in questo scambio:<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKFrVvV9HdSmXtZcQetKdHhpd6l5sNhgzMkiJxNmvO52Y6yYrG2spn6DREL8Dujf3C4ywgCx9TJOtOGm07kEUq2EXwWW4UcEHEvhyphenhyphenOdv5cdrw4avs7SwQFT3-b5wtpfpV8BKahD5BvmHI/s1600/Cattura.GIF" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKFrVvV9HdSmXtZcQetKdHhpd6l5sNhgzMkiJxNmvO52Y6yYrG2spn6DREL8Dujf3C4ywgCx9TJOtOGm07kEUq2EXwWW4UcEHEvhyphenhyphenOdv5cdrw4avs7SwQFT3-b5wtpfpV8BKahD5BvmHI/s320/Cattura.GIF" width="320" /></a></div>
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Il Tweet è chiaro: chi lo scrive sta affrontando un passo tragico della sua vita.<br />
La cosa che mi ha fatto venire la pelle d'oca, poi sorridere, poi vergognarmi di aver sorriso e infine pensare "ma 'sto mentecatto?" è una delle tante risposte.<br />
Leggete no?<br />
<br />
"Bro" dice, "che succede?"<br />
<br />
Bro è l'abbreviazione di brother. Gergo americano perché come cazzo fai oggi a parlare senza metterci un po' di sano e naturale slang americano.<br />
Ma brother significa fratello...<br />
E in metafora significa che sei troppo mio amico. così mio amico che sei come un fratello per me.<br />
<br />
E allora mi chiedo, mio caro mentecatto il cui nome ho cancellato per un rispetto che non penso nemmeno tu meriti: ma non ti vergogni a chiamare fratello una persona che sta affrontando la sua lotta con la vita della quale tu nemmeno eri al corrente?<br />
<br />
Il mio odio per i social aumenta ancora un po'.<br />
<br />
Ciao.<br />
<br />Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-87726347122030025532015-04-24T09:25:00.003+02:002015-04-24T09:25:59.221+02:00Una carezza in un pungo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk3GDDLmVloDzH_Sea0WAvje_l_ugtaQPvs6to5o9CnxdXvCGfHZkckQKbl3g3Jm7Y1cK__hPNR4etBmKH7Oy7-Gj3_wONPQFl_-10UjKwNcvLBWK7Ybardvan8RJwtJ373_xSMK_JPos/s1600/carezza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk3GDDLmVloDzH_Sea0WAvje_l_ugtaQPvs6to5o9CnxdXvCGfHZkckQKbl3g3Jm7Y1cK__hPNR4etBmKH7Oy7-Gj3_wONPQFl_-10UjKwNcvLBWK7Ybardvan8RJwtJ373_xSMK_JPos/s1600/carezza.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
Mi sono sempre chiesto che cosa significasse il titolo di questa canzone di Celentano archiviandola quindi tra i classici "giochi di parole metaforici".<br />
E quindi il contrasto tra amore ed odio, piacere e dolore, durezza e tenerezza è quello che questo titolo vuole evocare.<br />
Sì, credo che questa sia la versione ufficiale.<br />
Ce n'è però un'altra, almeno, che mi ha sottoposto un collega pochi giorni fa.<br />
Una chiave di (ri)lettura del testo non so se interessante ma quantomeno divertente...<br />
Immaginiamo quindi il pugno non proprio serrato, ma leggermente aperto, in modo che il palmo possa accogliere qualcosa, dopodiché pensiamo a come questo qualcosa possa essere accarezzato!<br />
<br />
E quindi rileggiamo il testo:<br />
<br />
<span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">A mezzanotte sai</span><span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;"> </span><br />
<span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">che io ti penserò </span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" /><span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">ovunque tu sarai, sei mia </span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" /><span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">e stringerò il cuscino fra le braccia </span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" /><span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">mentre cercherò il tuo viso </span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" />(...)<br /><div>
<span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">così tu non sarai lontano </span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" /><span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">quando brillerai nella mia mano.</span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" />(...)</div>
<div>
<span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">Mi sento già sperduto </span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" /><span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">e la mia mano </span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" /><span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">dove prima tu brillavi, </span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" /><span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">è diventata un pugno chiuso, sai. </span><br style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px; padding: 0px;" /><span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;"><br /></span></div>
<div>
<span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">Cattivo come adesso </span></div>
<div>
<span style="background-color: #e3e4e4; font-family: 'Lucida Grande', tahoma, helvetica; font-size: 16px; line-height: 16px;">non lo sono stato mai</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Che ne dite?<br />
<br />
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=1nYUj9aGslc" target="_blank">Ascolta la canzone</a><br />
<br />
P.S.: vogliamo parlare di Gelato al Cioccolato?</div>
Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-1133079686842321422015-04-07T13:52:00.002+02:002015-04-07T13:52:48.981+02:00Di cinguettii e stellineGli utenti di Twitter si possono dividere in queste categorie:<br />
<br />
<ul>
<li>Quelli che seguono diversi account per tenersi informati e che non interagiscono mai o quasi mai</li>
<li>Quelli che cinguettano sporadicamente </li>
<li>Quelli che vivono su twitter</li>
</ul>
I primi non hanno particolari ambizioni social, usano Twitter per informarsi sulla cronaca o per farsi i fatti delle Stars e VIPs varii che seguono.<br />
I secondi e i terzi invece, checché ne dicano, ambiscono ad accrescere i propri followers.<br />
Sia chiaro, io faccio parte dei secondi e confermo che l'obiettivo è veder aumentare il numerino dei miei followers. Non c'è nulla di male! Twitter è un social e l'anima del social sono i collegamenti e le interazioni.<br />
Se stai su un social ed esprimi delle idee, vuoi che queste idee raggiungano più persone possibili.<br />
Lapalissiano!<br />
Ed ecco che entrano in gioco le stelline.<br />
Il meccanismo di Twitter è molto semplice. Tutto nasce da un tweet (o cinguettio). Chi legge il tuitt (fa fico sul Tuider italianizzare l'inglese) può interagire con esso oppure appropriarsene e retwittarlo.<br />
Poi esiste la possibilità di mettere il tweet nella propria lista dei preferiti, così da poterlo ritrovare facilmente per futura consultazione. Questo è lo stellinare, così detto perché per "preferire" un tweet bisogna cliccare sulla stellina.<br />
Gli effetti di queste semplici azioni sono altrettanto semplici.<br />
Se interagisci con un tweet, commentandolo, queste interazioni sono visibili sulla tua Tweet List (non chiamiamolo profilo, per carità!) e le persone che ti seguono (i tuoi follower) le vedono e grazie a ciò possono conoscere l'autore del tweet originario e, se lo apprezzano, possono decidere di seguirlo a loro volta.<br />
Se retwitti il risultato è analogo: i tuoi follower vedono il tweet che tu, in qualche modo, hai fatto tuo. Diciamo che il retweet è un po' come dire: "Mi hai levato le parole di bocca" e la netiquette Twittera dice che se qualcuno scrive qualcosa che anche tu avresti detto, o che ti piace così tanto da volerla condividere, non devi copiare il tweet, ma lo devi condividere retwittandolo!<br />
<br />
Il problema delle stelline è che se metti un tweet nella tua lista dei preferiti, nessuno dei tuoi followers se ne rende conto. Sulla sua cronologia non appare niente e di fatto non dai alcuna visibilità all'autore del Tweet.<br />
<br />
Se io pubblico un video o una foto che ti apre il cuore, ci sta che tu la stellini, e mi immagino che ogni mattina, appena sveglio, tu vada nella tua lista dei preferiti e ti riguardi la mia foto.<br />
Certo, mi chiedo: se ti piace così tanto, perché non condividerla con i tuoi followers, e quindi retwittarla?<br />
<br />
Purtroppo esiste un'idiosincrasia verso il retweet che a volte sconfina nel ridicolo.<br />
Si stellina perché "fa fico e non impegna!". Beh, sappiate che è vero che non impegna, ma non fa fico per niente: fa solo incazzare.<br />
L'uso che per lo più viene fatto delle stelline, snatura completamente il senso di Twitter.<br />
Il pensiero che ci sta dietro, semplificandolo è: "Bella questa cosa, mi piace! Però, io sono comunque più figo di te, (perché magari ho 1000 follower e tu solo 180 e son tanto figo davvero) e in quanto figo non ti offro fama a gratis!".<br />
Voi che stellinate non lo direte mai, ma io lo so che è così!<br />
<br />
E allora adesso, se avete letto, eccovi spiegato perché quanto mi stellinate mi state veramente sul cazzo!<br />
<br />
Con affetto e stima,<br />
il vostro Paolino.<br />
<br />
<br />Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-60177860201141012492014-09-29T12:50:00.001+02:002014-09-29T12:50:05.675+02:00Torta di mele cremosaEcco una ricetta semplice per gli amanti delle mele.<br />
Una torta morbida e cremosa con l'acidità delle mele che ne contrasta il dolce.<br />
<br />
<b>Ingredienti</b><br />
<b><br /></b>
<b>Pasta Frolla</b><br />
(da Luca Montersino)<br />
250 gr farina 00<br />
100 gr zucchero<br />
40 gr tuorli<br />
150 gr burro<br />
un pizzico di sale<br />
scorza di limone<br />
<br />
Mescolare nella panetaria il burro morbido e lo zucchero. Aggiungere i tuorli, il sale e la scorza di limone. Aggiungere la farina, amalgamare, avvolgere nella pellicola e mettere in frigorifero.<br />
<br />
<b>Crema pasticcera da forno</b><br />
(ancora da Luca Montersino)<br />
320 gr latte intero (nella ricetta originale 210 latte intero e 110 panna)<br />
160 gr zucchero<br />
95 gr tuorli<br />
20 gr fecola di patate<br />
<br />
Portare a bollore il latte e nel frattempo sbattere con la frusta i tuorli con lo zucchero e quindi aggiungere la fecola continuando a sbattere.<br />
Quando il latte bolle versare il composto di uova e continuare a cuocere mescolando con la frusta finché la crema diventa spessa.<br />
Togliere dal fuoco e far raffreddare.<br />
<br />
<b>Mele Caramellate allo zenzero</b><br />
Sbucciare due mele granny smith e tagliarle a cubetti regolari, bagnarle col succo di un limone e unire zenzero fresco grattugiato o, come nel mio caso, zenzero in polvere.<br />
In una padella far caramellare 3 cucchiai di zucchero. Aggiungere quindi le mele con il loro succo e far cuocere finché il succo è asciutto. Togliere dal fuoco e far raffreddare.<br />
<br />
<b>Mandorle tostate</b><br />
In una padella antiaderente far tostare leggermente delle mandorle a filetti o dei pinoli (de gustibus).<br />
<br />
<b>Preparazione</b><br />
Stendere la pasta frolla e foderare una teglia da 20 cm di diametro precedentemente imburrata e infarinata. Riempire la frolla con la crema pasticcera unita alle mele caramellate e alle mandorle tostate (dopo aver mescolato brevemente per ottenere un ripieno ben amalgamato).<br />
Coprire con un disco di frolla e chiudere i bordi.<br />
Cuocere a 180° per 20/25 minuti. Verso fine cottura cospargere un po' di zucchero semolato sulla superficie della torta così da farlo caramellare.<br />
<br />
Far raffreddare bene (anche con un passaggio in congelatore) quindi sformare.<br />
<br />
Da servire fredda o a temperatura ambiente.<br />
<br />Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-63271187281849939892014-05-09T15:09:00.000+02:002014-05-09T15:09:14.804+02:00Cip!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzRADyTIMtwHNaDPyESHU2YaBkzcQIfJdy4yX9Iota_rZaP-RUvuppBsjN7s20WAoYzqdojoruFRLJKisr7LHs2H-G5pW3K53M_adAY1PC93Kogdovv50fpYmpAO3Mtqg77QE_Hr0MmcA/s1600/Twitter.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzRADyTIMtwHNaDPyESHU2YaBkzcQIfJdy4yX9Iota_rZaP-RUvuppBsjN7s20WAoYzqdojoruFRLJKisr7LHs2H-G5pW3K53M_adAY1PC93Kogdovv50fpYmpAO3Mtqg77QE_Hr0MmcA/s1600/Twitter.jpg" /></a></div>
<br />
Vivo son sempre vivo!<br />
<br />
Di scrivere qui per il momento non se ne parla, fondamentalmente perché non ho cose da dire di tale portata.<br />
<br />
Sto iniziando a cinguettare su Twitter. Se passate ancora di qui, e volete venire a trovarmi la...<br />
<br />
<b><span style="font-size: x-large;">#followme</span></b><br />
<b><span style="font-size: x-small;"><a class="twitter-follow-button" data-show-count="false" data-size="large" href="https://twitter.com/paolopak">Follow @paolopak</a></span></b><br />
<span style="font-size: x-small;"><b></b></span><br />
<b><span style="font-size: x-small;"><script>!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+'://platform.twitter.com/widgets.js';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document, 'script', 'twitter-wjs');</script></span></b>Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-3171454108931406252013-08-05T17:11:00.001+02:002013-08-05T17:12:11.881+02:00La stella cadente<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuqHr_znSXbTo61YXgl2ukLaR0gcCFzF-QOjGeTLaLZ8OfkQvj2K-ZnQl7S1wfb2QDN6JXsA3JF61yySDxvR4bzf_3eESgJFRY-QHrOpmgJXoFUd9SoMXmBqCSV9tLcC1BQs206oQzYik/s1600/stella+cadente.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuqHr_znSXbTo61YXgl2ukLaR0gcCFzF-QOjGeTLaLZ8OfkQvj2K-ZnQl7S1wfb2QDN6JXsA3JF61yySDxvR4bzf_3eESgJFRY-QHrOpmgJXoFUd9SoMXmBqCSV9tLcC1BQs206oQzYik/s320/stella+cadente.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
Torno a farmi vivo su questo blog agonizzante per rispondere ad un altro Blog.<br />
Il blog al quale voglio rispondere è <a href="http://www.michiamomassimo.it/" target="_blank"><b>www.michiamomassimo.it</b></a> e il post in questione è quello intitolato "<b>Group on... Group off</b>" datato 4 giugno 2013.<br />
<br />
Buona lettura!<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
Arriva il momento in cui scopri che anche i ristoranti
stellati si propongono sui siti dei gruppi di acquisto come Groupon.</div>
<div class="MsoNormal">
Subito viene da chiedersi cosa spinga un ristorante stellato
a sfruttare questi canali e non ascolti i colleghi che questa domanda te la
fanno retoricamente e con un pizzico di ironia. Al mondo delle guide stellate e
forchettate in qualche modo vuoi credere, il periodo è quello che è per cui,
diversamente da qualche anno fa, una cena da duecento euro ci pensi bene prima
di farla. I tempi impongono di tralasciare il superfluo. Il coupon quindi lo
acquisti, spendi una settantina di euro e incluso nel prezzo acquisti anche una
discreta dose di aspettative.</div>
<div class="MsoNormal">
D’altro canto una cena stellata è più di una cena. È un’esperienza
e su questo bisogna che ci si metta tutti d’accordo. Si può poi considerarla un’esperienza
troppo cara per quello che offre oppure no, ma sul fatto che non la si misuri solamente
sulla quantità e sul senso di sazietà, penso ci si possa accordare velocemente
tutti.</div>
<div class="MsoNormal">
Le aspettative sono parte integrante di questa esperienza;
gli Chef stellati lo sanno e temo sia una delle loro peggiori bestie nere.
Essere all’altezza delle aspettative dei propri clienti, aspettative che sono
più alte più alto è il livello del ristorante, è probabilmente la sfida più
difficile che quotidianamente devono vincere. Vincere questa sfida o perderla,
fa la differenza tra una cena riuscita, soldi (non pochi) ben spesi, e la tacita
promessa di rivederci, o deludere il cliente che qualche sacrificio (chi più,
chi meno, chi niente) per la serata ha fatto.</div>
<div class="MsoNormal">
Ti chiedi cosa poterti aspettare da una cena stellata comprata
a metà prezzo (o forse anche meno) e per non dare ragione ai colleghi di prima pensi
“Diamine, è uno chef stellato!”, e le aspettative rimangono.</div>
<div class="MsoNormal">
Quando entri nel ristorante il giudizio è imprescindibile e
naturale. Non perché pretendi, ma perché vivi un’esperienza e vivere significa
guardare, ascoltare, assaporare e giudicare. Giudicare è ovvio come è normale
essere giudicati: è la vita. Non è la pretesa di chi ha comprato qualcosa. Io
giudico le facciate dei palazzi che circondano la via nella quale sto
camminando. Giudico la comodità della sedia sulla quale sono seduto. Giudico l’aria
che respiro.</div>
<div class="MsoNormal">
Gli arredi sono pesanti ed è un giudizio e come tale
soggettivo ma questa precisazione è pleonastica, perché sul fatto che i giudizi
siano soggettivi, beh, anche su questo penso ci si metta d’accordo in fretta.
Non lo preciserò più, valga come legenda ad ogni giudizio che seguirà.</div>
<div class="MsoNormal">
Il locale sa di vecchio e avrebbe bisogno di una
rinfrescata. In qualche modo e forse inconsapevolmente, qualche risposta alla
domanda che ti sei fatto quando hai acquistato il coupon comincia ad arrivare.</div>
<div class="MsoNormal">
L’asticella della serata, che in partenza era stata piazzata
a due metri da quelle maledette aspettative non è ferma: si muove
freneticamente. Sale e scende e quando sale sembra impossibile riuscire a
superarla.</div>
<div class="MsoNormal">
Giudizio del locale: asticella a due metri e due.</div>
<div class="MsoNormal">
Lo Chef prova a spiegare il motivo del menu dedicato ai
clienti Groupon. Non vuole dire che ha pensato ad un menu che contenga i costi,
parla di clienti di serie A e serie B senza che tu, fino a quel momento, avessi
pensato a due fasce di clienti e sebbene l’obiettivo dello Chef fosse tutt’altro,
il tarlo del dubbio si insinua. Il discorso non è rodato, te ne rendi conto,
quando il giro di parole arriva a dire che per capire la sua cucina ci vuole
una certa preparazione.</div>
<div class="MsoNormal">
Asticella a due metri e quindici!</div>
<div class="MsoNormal">
Scopri poi che l’offerta che hai acquistato aveva un vizio
di forma. Il titolo recita abbinamento di vini inclusi, la descrizione
dettagliata spiega che nel prezzo è incluso un flute di champagne e la
consulenza nell’abbinamento dei vini. Te ne fai una ragione, lo Chef ti dice
che un secondo calice lo porterà ma l’esperienza stellata si comincia a
rannuvolare.</div>
<div class="MsoNormal">
Asticella a due metri e venti.</div>
<div class="MsoNormal">
A questo punto siamo vicini al record italiano di salto in
alto. Cominci a capire che l’impresa sarà ardua se non impossibile e devi
ancora cominciare la rincorsa che ti porterà ad affrontarla quell’asticella.</div>
<div class="MsoNormal">
Arriva il piatto di pasta servito nella lattina che fa
sorridere per l’idea appena lo vedi, ma che suona come una presa in giro quando
lo assaggi.</div>
<div class="MsoNormal">
Asticella toccata. Salto nullo!</div>
<div class="MsoNormal">
Quando ho comprato il coupon ho pensato davvero che lo Chef
volesse provare ad ampliare la propria clientela facendosi conoscere sfruttando
un canale di vendita inusuale per l’alta gastronomia ma con una penetrazione molto
estesa. Ho pensato di aver fatto un affare e di aver l’occasione di provare un
ristorante stellato ad un prezzo abbordabile. Ristorante che forse altrimenti
non avrei provato non tanto per l’alto prezzo dei menu – ricordate il discorso
dei tempi che corrono e del superfluo? – quanto per la scomodità di Alassio arrivando
da Arenzano. In questo senso facevo riferimento ad altri ristoranti stellati
che si trovano ad esempio ad Albissola o Sestri Ponente.</div>
<div class="MsoNormal">
Non ho capito l’ultima frase o meglio non ho capito fino a
che punto voleva essere offensivo e maleducato, diciamo che ha raggiunto
livelli di tutto rispetto.</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Ho altri amici che sono venuti da lei avendo acquistato il
coupon tramite Groupon e mi raccontano che la serata si è svolta in modo
decisamente diverso. Il discorso sul menu Groupon è stato rivisto, i calici
inclusi sono diventati due e il menu che mi hanno descritto è decisamente più
in linea con la sua cucina convenzionale. Con loro il biglietto da visita ha
funzionato e io, e loro, e lei, ne siamo tutti contenti.</div>
Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-11722931176241309042012-10-02T14:42:00.001+02:002012-10-02T14:44:25.198+02:00Vent'anni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/ijZRCIrTgQc?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
Sono passati vent'anni da questo video.<br />
Sono passati vent'anni. Metà della mia vita!<br />
Sono passati vent'anni da quando guardando questo video mi venne l'idea di scrivere "Tre ore di coda".<br />
L'anno dopo uscì "Un giorno di ordinaria follia", chiaro plagio della mia idea mai sviluppata...<br />
Questo video dei R.E.M. fu il pretesto per iniziare a scrivere una storia che non ho mai finito.<br />
Un video bellissimo, a mio parere. Che è un film, in breve.<br />
Una coda di macchine che può rimanere un semplice ingorgo o che può dare lo spunto per sbirciare dentro ogni macchina e scoprire che dietro al rumore fastidioso dei motori, nell'aria viziata ed inquinata dagli scarichi, ognuno ha i suoi pensieri, le sue preoccupazioni e, insomma, la sua vita.<br />
Questo era il pretesto di "Tre ore di coda". Intrecciare tante storie accomunate da una coda in autostrada.<br />
E la follia? Beh, cosa c'è di più odioso e stressante del traffico? E' normale, no, che ci scappi il morto...<br />
All'epoca (ma non ho mai smesso) leggevo tanto Stephen King.<br />
<br />
Tutte le volte che sento questa canzone torno indietro di vent'anni e tutte le volte sono convinto che basterebbe avere il tempo di finirla quella storia...<br />
E' un alibi, lo so. Una scusa. Una banale scusa per giustificare un'ambizione troppo alta.<br />
Eppure, ad averci il tempo...<br />
<br />
Ciao!<br />
<br />Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-7868995244979434342012-05-23T11:29:00.000+02:002012-10-02T18:10:10.339+02:00Maxi PrelievoChi ha un conto corrente Fineco sa che da un anno a questa parte, forse anche qualcosina di più, è possibile prenotare il maxi prelievo. Prenoti <i>online</i> ed entro le successive quarantotto ore, puoi prelevare dai cosidetti bancomat evoluti fino a 2.000 euro.<br />
Non so come funzioni di preciso con altre banche, ma quello che so è che a seconda dei casi, non è possibile prelevare giornalmente più di 250 o 500 euro...<br />
Insomma: il concetto è chiaro! Vi sono dei limiti a quanto ognuno può prelevare al bancomat ogni giorno. Perché? Non ho la risposta, ma... Vado avanti.<br />
<br />
Immagino, viceversa, che questi limiti non vi siano nel caso in cui ci si rechi <i>dentro</i> la banca e allo sportello si richieda di prelevare del contante.<br />
Ed ecco la domanda provocatoria.<br />
Ma se tutti noi, domattina alle 9.00, andassimo in banca e prelevassimo tutti i nostri soldi? Tutti insieme e tutti nello stesso giorno. La banca, secondo voi, avrebbe i contanti da consegnarci?<br />
E nel momento in cui non soddisfacessero la nostra richiesta di consegnarci denaro nostro, potremmo denunciare la banca per furto?<br />
Ma poi, vi sembra corretto che fisicamente le banche non abbiano i nostri soldi e quindi (certo, dando per scontata la risposta negativa alla precedente domanda sulla disponibilità di contanti) possano trovarsi nella situazione di non soddisfare la mia lecita richiesta di prelievo contanti?<br />
E infine: ci mettiamo d'accordo per farlo?<br />
<br />
Attendo trepidante discussione in merito.<br />
<br />
Ciao a chi c'è!Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-68179095216553144152011-11-09T09:37:00.000+01:002011-11-09T09:37:42.693+01:00Reo ConfessoPoliticamente parlando la giornata di ieri è stata una giornata importante.<br />
Non solo c'è una svolta alla testa di chi sta guidando il Paese ma ieri, l'uomo diversamente alto, ha confessato!<br />
Ieri Silvio ha confessato le sue commistioni tra vita privata e vita pubblica.<br />
Confessa quando dice che è stato tradito da persone che erano soprattutto suoi amici (addirittura lui era il padrino della figlia di uno dei traditori!).<br />
Eh beh, caro vecchio Silvio, ma quando basi il tuo lavoro su relazioni personali può succedere che gli interessi reciproci vengano meno e che quindi non vi sia più il tornaconto... Che dici?<br />
Dire che sei deluso perché a tradirti sono stati anche degli amici è una scorrettezza senza limiti.<br />
Caro Silvio: non sei stato tradito tu! E' stata "tradita" o meglio sconfessata la tua politica.<br />
E' un po' come se un top manager licenziato perché non fa bene il suo lavoro dicesse che è stato tradito da un suo amico... Se confondi vita privata e vita professionale, perdi in ogni caso! Perché se anche fosse vero che il manager di cui sopra è stato licenziato perché "antipatico" all'amico Capo, allo stesso modo è lecito pensare (e accusare) che ha avuto quel posto di lavoro durante il periodo di "simpatia".<br />
<br />
Adesso Berlusconi lascerà. Credo ormai sia un epilogo inevitabile...<br />
Questo segna la fine della seconda Repubblica e l'inizio della terza; che poi sarà un ritorno alla prima.<br />
Torneranno i cari vecchi schieramenti politici più o meno ammanicati; più o meno ladri.<br />
Torneremo ad una sorta di equità nel rubare per i soliti motivi: mazzette, favori e contro favori. Ci sarà la corsa al potere consacrato dal Popolo Sovrano e non concesso da Uno in cambio di incondizionato riconoscimento.<br />
<br />
Insomma: la politica così come siamo abituati a concepirla e ad accettarla.<br />
Una politica che dicono non possa che essere così perché siamo in Italia...<br />
Io non ho mai vissuto fuori dall'Italia per capire se questo sia effettivamente un difetto nostrano o se, piuttosto, sia un difetto congenito nella democrazia.<br />
Se accettiamo che un ristretto gruppo di persone, abbia la responsabilità e il potere di decidere per tutti noi, accettiamo che quel potere sia tanto... Ma davvero tanto.<br />
Non possiamo quindi che fidarci di loro e della loro buona fede. Ma la tentazione fa l'uomo ladro. Questo non è un modo di dire: "Questa è la vita, Giacomo!".<br />
E allora mi chiedo: ma se ognuno decidesse solo per sé stesso? E se tutti - dovendo - rubassero solo per loro stessi ma anche a scapito di loro stessi e basta? Insomma: se io rubo, rubo solo a te. Se tu mi dai una tangente lo fai di tuo pugno: soldi tuoi che ti sei guadagnato tu. Non un budget. Non i soldi virtuali che sono di tutti e di nessuno ma che paghiamo ogni mese a forfait!<br />
Tutto il marcio resterebbe circoscritto al singolo.<br />
E il bene sociale? E il vantaggio che deriva dal gruppo?<br />
Beh, per quello restano le persone di buona fede e spirito. Persone, insomma, che hanno la missione di fare del bene. Che poi sono le stesse che se votate oggi non rubano e fanno davvero politica ma che non sempre riescono ad emergere nel marciume che ci guida...<br />
Discorsi da bar?<br />
Può essere...<br />
Concetti che ho in testa ma che non riesco ad esprimere al meglio... Ma ci provo.<br />
<br />
Ciao!Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-14880576145401722402011-10-24T15:09:00.002+02:002011-10-24T15:26:24.667+02:00RieccomiCiao a tutti! Ciao a chi ancora ogni tanto passa di qui! Sono tornato...<br />
Sono di nuovo qui perché ho qualcosa da dire.<br />
Spero di avere ancora tante cose da dire!<br />
Oggi faccio una riflessione sulla morte, che mi è nata seguendo come Facebook sta reagendo alla scomparsa di Marco Simoncelli.<br />
Tanti, quasi tutti, ad esprimere il proprio cordoglio ed alcuni a far notare che di morti ce ne sono ogni giorno, ma che passano in silenzio senza che nessuno se ne accorga.<br />
Per come la vedo io sono giuste entrambe le osservazioni: non posso dire sia sbagliato piangere Simoncelli, così come è davvero triste che ogni giorno perda la vita tanta gente nel silenzio generale.<br />
Però...<br />
Più volte ho riflettuto su tutto ciò e, onestamente, non ho mai saputo dare una risposta definitiva e convincente a questo interrogativo.<br />
Mi sono solo dato una regola e difficilmente pubblico link a morti, saluti estremi o cose del genere. Ritengo che il dolore sia personale e come tale debba restare. Ma questa è una opinione personalissima.<br />
<span class="commentBody" data-jsid="text"> Mi permetto però di fare un'osservazione a chi ritiene ipocriti gli attestati di cordoglio verso la morte di personaggi "famosi" e allora, in queste occasioni, ricorda i clandestini morti mentre cercano di raggiungere una nuova vita oltre il mare.</span><br />
<span class="commentBody" data-jsid="text">Se ci pensiamo ogni giorno muore al mondo una marea di persone che non lo merita. Persone che soffrono e che muoiono nel silenzio del mondo mediatico e, vivadio dico io, nel silenzio di noi che continuiamo a vivere.<br />
Perché altrimenti dovremmo piangere e disperarci ogni secondo della nostra esistenza. Ma non credo si possa e si debba vivere così.<br />
Che ci sia l'ingiustizia nel mondo è sacrosanto e sotto gli occhi di tutti, ma io non sono capace ad immolare la mia vita per rispetto di tutti.<br />
E allora vedo nelle manifestazioni di cordoglio generale quando è morto Jobs, o oggi Simoncelli, o Senna a suo tempo, o Fortunato eccetera eccetera, vedo dicevo una forma di espiazione per tutti i giorni che siamo stati felici e spensierati... E' ipocrita? Forse sì, anzi, decisamente sì, ma è una forma di ipocrisia che credo serva a sopravvivere.<br />
Con stima e affetto Paolo.</span>Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-19036097755608796522011-03-03T12:13:00.006+01:002011-03-03T14:39:28.787+01:00Quando io battei il SistemaIo ho fatto il militare.<br />Sono uno degli ultimi, credo, ad averlo fatto obbligatorio.<br />Per ragioni di convenienza ho fatto il militare come Allievo Ufficiale di Complemento (AUC) in Marina.<br />Ho fatto 70 giorni a Livorno (terra che mi adottò per molte estate in gioventù per via di amici e parenti) in Accademia e questo è il Sistema di cui parlo e che vi racconto brevemente.<br />La vita in Accademia è allucinante, incredibile per chi non l'ha vissuta e, a distanza di anni, difficile anche da raccontare... Perché molti ricordi sono annebbiati ed altri sono talmente assurdi che viene il sospetto che siano distorti proprio dal tempo che è passato.<br />La vita in Accademia è scandita minuto per minuto da regole... Esiste una regola per qualsiasi cosa ed ogni regola va assimilata e fatta propria, perché sgarrare una qualsiasi regola significa punizione, significa non poter uscire quelle due volte a settimana che è concesso, significa non poter staccare la testa per qualche ora.<br />Appena entri in Accademia sei imbottito di informazioni. Informazioni utili solamente dal punto di vista della "sopravvivenza" non certo da un punto di vista pratico.<br />Ti insegnano come piegare i vestiti la sera e come riporli nella sbarra ai piedi del letto. Non ricordo con precisione, ma c'è un ordine: sotto tutto i calzini, poi la canottiera, poi i pantaloni, quindi la camicia e sopra tutto il maglione. Ogni capo deve essere piegato in un modo particolare e perfetto. La pila di vestiti non deve essere più larga della manica del maglione, che deve essere sopra tutto e mostrare con perfezione il grado. Insomma, tutti i vestiti devono essere una striscia perfettamente allineata non più larga di una decina, quindicina di centimetri. Ti spiegano anche che c'è un motivo dietro a questa regola e cioè che i sommergibili sono talmente stretti e angusti che se non si facesse attenzione allo spazio...<br />Ogni sera passa l'Ufficiale Inquadratore a controllare che ognuno abbia disposto correttamente i vestiti. In caso contrario: "A rapporto!"<br />Andare a rapporto (per chi non avesse fatto il militare) significa presentarsi dal comandante a spiegare (non giustificare) il motivo del proprio errore e a ricevere la giusta punizione: una consegna di un numero di giorni variabile a seconda della gravità del misfatto. Essere consegnato significa non poter usufruire della libera uscita.<br />Questa è solo una delle decine di regole.<br />Vado a casaccio per come la memoria mi supporta.<br />Le pratiche serali devono svolgersi in quindici minuti: doccia, lavaggio denti, bisogni corporali, spogliarsi dei vestiti, piegarli come detto, indossare il piagiama e mettersi in branda. Se dopo quindici minuti non sei in branda: a rapporto! Se qualcosa non viene fatta come da regole: a rapporto!<br />Si dorme con le finestre aperte. Sempre e comunque. Le finestre nella camerata generano correnti inimmaginabili. L'Accademia è in Livorno, che già di per sé è città ventosa, ma poi vicina al mare e per questo zona ancora più ventosa.<br />La mattina sveglia di primissimo mattino.<br />Giù dalle brande e bisogna mettersi a torso nudo (finestre sempre aperte).<br />Altrettanti quindici minuti per sbrigare le pratiche mattutine di lavaggio, rifare il letto e vestizione. Fino al momento di vestirsi, bisogna stare a torso nudo.<br />Non si può parlare. Nelle camerate non si può parlare!<br />Ricordo una scena tragicomica. Rifacendo il letto si sventolava la coperta per piegarla. I letti a castello erano uno vicino all'altro e la scena è questa: il primo della fila piega la coperta sventolandola. Questo movimento crea una forte corrente d'aria fredda che va nella schiena (nuda) del vicino di letto che, inevitabilmente inarca la schiena (magari emettendo un gemito). Questo però a sua volta sventola la coperta e crea a sua volta la corrente d'aria che genera un comico (per chi lo osserva) e tragico (per chi lo vive) effetto domino: vuuuumm! Ahhhh! Vuuummmm! Ahhhhh!<br />In Accademia ogni spostamento va fatto di corsa. E quando si corre si devono tenere i pugni al petto.<br />Quando si incontrano gli allievi dei ruoli normali o gli ufficiali bisogna salutarli militarmente, continuando a correre ma togliendo i pugni dal petto e salutando militarmente.<br />Gli allievi del primo anno (Aspiranti Guardiamarina) vanno salutati militarmente solo fino a mezzogiorno. Tutti gli altri ufficiali sempre. Sbagliare un saluto, e cioè salutare chi non si deve o non salutare chi si deve significa rapporto.<br />Se si incontra un alto ufficiale bisogna salutarlo fermandosi e mettendosi sull'attenti.<br />Se si incontra un Ammiraglio bisogna fermarsi, mettersi sull'attenti, salutarlo militarmente e continuare il saluto seguendolo con lo sguardo e il corpo finché non esce dall'orizzonte visivo.<br />Quando si è in gruppo si deve correre implotonati e il più "anziano" del gruppo deve condurre e guidare il plotone. In quel caso è solo lui che deve salutare eventuali ufficiali incrociati.<br />La giornata è scandita al quarto d'ora. Vi assicuro, ci sono regole per qualsiasi cosa.<br />A tavola è tutta una regola. Mangiare non è un piacere è un'esigenza fisiologica e un seguire e rispettare regole, in questo caso si tratta delle regole imposte dal galateo.<br />La frutta si sbuccia con le posate e si mangia con le posate. Se non vuoi la frutta la sbucci lo stesso e (in questo caso credo in barba al galateo) poi la lasci nel piatto! Non li freghi mica!<br />Quando c'è la libera uscita devi passare l'ispezione; sicuramente prima di uscire ma spesso anche al rientro.<br />L'ispezione consiste nel verificare che tu sia vestito correttamente e tutto in ordine. Si esce in divisa con un cordino al collo a ricordare Nazario Sauro morto impiccato.<br />In Accademia c'è una passione quasi feticista per le scarpe.<br />Ogni giorno le scarpe vanno lucidate. Nei banchetti nelle aule di studio, ognuno di noi aveva lucido nero, spazzola e straccio. Non erano ammessi "trucchi" tipo il lucido autolucidante o cazzate del genere. Lucido nero da spalmare con la spazzola e poi lucidare con lo straccio.<br />L'ispezione delle scarpe era d'obbligo e inevitabile.<br />Il rientro dalla libera uscita era meravigliosamente terribile. Si veniva interrogati sul "Quadro delle Guardie".<br />I ruoli normali facevano i turni di guardia ad ogni aula <span style="font-style: italic;">critica</span>, ingresso o luogo <span style="font-style: italic;">strategico</span> dell'Accademia.<br />C'era l'ufficiale di guardia all'ingresso principale. Quello di guardia allo studio 9 e quello allo studio 7.<br />Quello di guardia ai servizi igienici. Quello di guardia alla polveriera.<br />Addirittura guardia alle lance (barchette a remi) in spiaggia e nei posti più impensabili.<br />I turni cambiavano a cadenza giornaliera.<br />Il quadro delle guardie era appeso in una bacheca in corridoio ed era vietato appuntarselo su carta "in diretta".<br />Era tollerato che il quadro venisse scritto su foglio nello studio.<br />La scena era questa: ognuno partiva dallo studio; pugni al petto e di corsa fino al quadro (ricordate che muoversi in Accademia significa rischiare di incrociare qualche ufficiale e dover comunque rispettare tutte le regole... Insomma, è un po' come quando la finanza viene a fare un controllo!); si guardano 2/3 nominativi del turno e si memorizzano; si torna di corsa in studio e si appuntano su un foglio.<br />Tra amici ci si divide i ruoli, ma un paio di giri toccano sempre.<br />Durante l'uscita poi si passa il tempo ad imparare a memoria il quadro e parliamo di una quindicina, ventina di nominativi, perché al rientro vieni interrogato.<br />"Chi è di guardia a Studio 9?" e devi rispondere nome, cognome e grado!<br />Se sbagli? Beh, chiaro no? A rapporto!<br />Starei delle ore a raccontarvi delle giornate in Accademia, dei giri di corsa di punizione (salvezza rispetto al rapporto) sempre dispari, delle ore di lezione, degli spoglaitoi della palestra, delle corse in pista prima di colazione, dell'assemblea in piazzale al mattino, al pomeriggio e alla sera, delle ore e ore di marcia... Ma non vi tedio oltre.<br />Arriviamo al dunque: a come io, una volta, battei il Sistema!<br /><br />Passai la Pasqua in Accademia ed arrivarono, insperati, quattro o cinque giorni di licenza.<br />Andai in montagna con il mio amore e partii direttamente da Livorno in treno ovviamente in "divisa". Non ricordo il viaggio ma fu sicuramente lungo e non passai da casa a Genova.<br />Passammo la Pasqua in montagna, i giorni volarono di sicuro fino al giorno di rientrare.<br />Il rientro era entro le 22 in Accademia. Ritardare, in quel caso, sarebbe davvero stata una cosa grave. La leggenda parla di diserzione...<br />Sicuramente un bel rapportino non te lo avrebbe tolto nessuno!<br />Partimmo da Salice nel pomeriggio; avevo l'appuntamento a Pegli (o forse Prà) con il Mikkio intorno alle 19... Insomma, un margine di un oretta in caso di coda, ma non avevamo il tempo di cincischiare.<br />Partii da Salice in borghese... Cominciate ad immaginare?<br />Salutai la Vale a Torino ed arrivai a casa nel pomeriggio... Fortunatamente con un certo anticipo comincia a prepararmi e... No! Non ci posso credere!!! Le scarpe??? Oddio le scarpe!!!<br />No... No... NOOOOOOOOOOOOOO! Ho dimenticato le scarpe a Salice!<br />Non è possibile! Non ci credo!<br />Non posso!!! NooooooooooooooooooooooooooooooooOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!<br />Non ho il tempo per tornare a Torino... Non c'è nemmeno il tempo di mandare Valeria da Torino a Salice e ritorno e nel frattempo io parto per Torino... Sono le 18 o qualcosa del genere... Non c'è tempo!!!!<br />Esco di casa, scendo in un negozio di scarpe ma non trovo delle scarpe nere come quelle della divisa... Ce ne sono con la fibia, ce ne sono con strani disegnini in cuoio sulla punta... Una scarpa nera, di pelle lucida, semplice non la trovo...<br />Sono quasi disperato ma poi mi viene in mente il mio amico Tommy!<br />Sì, Tommy che aveva fatto il marinaio semplice qualche anno prima... Quel Tommy maniaco che di sicuro ha ancora tutti i capi della divisa e le scarpe, che le ha di sicuro, le avrà anche tenute bene. Quel Tommy che non so che numero porti ma che non ha importanza!<br />Quel Tommy che non è a casa, ma che mi mette in contatto con i suoi e che in quattro e quattr'otto mi fa avere le scarpe... Nere come quelle dell'Accademia, un po' consumate, non c'è dubbio, un po' più basse e con il numero di matricola non ricordo bene dove ma visibile ad un occhio attento.<br />Non ho altrenativa, ma è già grasso che cola (come dice Giuliano Ferrara quando suda! ndr Non è mia, eh?).<br />Arriviamo in Accademia in orario nonostante essere partiti con una mezzora buona di ritardo per via di questo imprevisto...<br />Ricordo che l'ingresso alle 22 non ebbe problemi, nessuna ispezione divisa e forse (clamoroso!) neppure quadro guardie, dal momento che essendo stati via più giorni non potevamo saperlo.<br />La prova del fuoco arrivò alla prima libera uscita. Li ci fu l'ispezione divisa. Ricordo ancora adesso il terrore che provavo. Se fossi stato scoperto avrei dovuto confessare di essermele dimenticate (dimenticarsi un pezzo di divisa in giro???) e di averne prese delle altre probabilmente non di ordinanza, ma soprattutto di aver mentito!!!<br />L'allievo inquadratore mi osservava... Mi girava intorno serio, senza parlare, squdrandomi dalla testa ai piedi... Colletto, cordino intorno al collo, maglione, pantaloni... Nessuna macchia, nessun pelucco... Tutto deve essere a posto... E ora le scarpe. Devono essere lucide... Lucide da specchiarsi. I suoi occhi sono puntati sulle mie scarpe (di Tommy, pardon). Scarpe. Pantaloni. Scarpe. Occhi. Scarpe. Cordino. Scarpe. Occhi.<br />Attenti! (lui) Attenti! (io) Saluto (io) Saluto (lui) "Puoi andare!" "Sì aspirante".<br />E un sorriso mi avvolse la faccia!Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-32723046897966187682011-02-21T10:12:00.003+01:002011-02-21T10:38:33.913+01:00Di libertà e testamento biologicoMi viene un dubbio...<br />Ma un dubbio brutto!<br />Ma proprio brutto...<br />E se certe leggi e decisioni "politiche" venissero proposte ad arte per tener buona una parte di elettorato o, più in generale, una casta importante come di fatto è la chiesa?<br />E se certe idee venissero propugnate per ricevere il plauso dei cattolici e della santa sede, a dispetto di altri comportamenti noti che alla stessa santa sede tanto a genio non possono e non devono andare?<br />Che domande eh?<br />Eppure in questi giorni alla camera (ah, per chiarezza, non metto le maiuscole per scelta e decisione, perché non ritengo se le meritino, né la chiesa, né la santa sede, né la camera) si dibatte sul testamento biologico e si sta proponendo una legge che leggerò ma che non mi aspetto sia in linea con quelle che sono le mie idee di libertà e libero arbitrio personale...<br />Dico solo che se le domande di prima avessero una risposta affermativa, beh... allora la cosa sarebbe eticamente preoccupante.<br />Sarebbe preoccupante che un governo (minuscolo) si muovesse e facesse "politica" sull'onda degli scandali nei quali il suo capo è coinvolto. Ma sarebbe eticamente ancora più preoccupante che la chiesa vendesse la propria morale al miglior offerente. E che quindi ingoiasse il boccone amaro della lussuria (peccato mortale peraltro) in cambio di una legge che vieti l'eutanasia.<br />Che poi, miei cari credenti, perché mai vi soddisferebbe questa legge? Perché volete nero su bianco quello che scritto non deve e non può essere in quanto oggetto di profonda e sofferta e triste e dolorosa riflessione personale?<br />Buon lunedì a tutti.Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-52481101011118264132011-02-18T09:42:00.008+01:002011-02-18T14:40:04.711+01:00E cento!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrRt0GuaFpa2gGd2ldLs6S-JUzFxwc5n02wXu0iQj5yEZbKwoNIIW6NAqSEM-wjfh3wWJUim18Ddz3N761-RGkwqEEWO-FOeZLMqpeuI1LYamosBSCi_vao4BHPCUqF4rAzjwD1UzTRJI/s1600/100.gif"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrRt0GuaFpa2gGd2ldLs6S-JUzFxwc5n02wXu0iQj5yEZbKwoNIIW6NAqSEM-wjfh3wWJUim18Ddz3N761-RGkwqEEWO-FOeZLMqpeuI1LYamosBSCi_vao4BHPCUqF4rAzjwD1UzTRJI/s320/100.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5574947660699556482" border="0" /></a>E siamo arrivati al centesimo post!<br />Cento post in oltre due anni e mezzo!<br />E' iniziato tutto a giugno di oltre due anni fa, nel 2008... Mamma mia quanto tempo è passato!<br />Vi ricordate come è iniziato tutto?<br />Subito un'invettiva al vetriolo contro il palazzo e il potere!<a href="http://paolopak.blogspot.com/2008/06/benvenuti.html"> Benvenuti</a><br />Giugno 2008 fu poi un mese prolifico, vuoi la novità, vuoi l'ispirazione, vuoi gli spunti vari che il mondo offre...<br />L'estate 2008 passò abbastanza tranquilla, qualche riflessione, Lost che mi appassiona, qualche divagazione politica e...<br />A fine estate il ritorno del Principe Milito!<a href="http://paolopak.blogspot.com/2008/09/el-principe.html"> El Principe</a><br /><br />Qualcuno mi comincia a leggere e il mio egocentrismo si soddisfa e si gonfia!<br />Ringrazio la Vero, mia amica "virtuale" e collaboratrice del Vernacoliere, mensile satirico che leggo da anni! Ah... e compagna occasionale di pallanuoto... (Vero, scusa per il "compagna occasionale"... Di questi tempi può essere frainteso...)<br />Qui trovate la Vero: <a href="http://verosimile.blogspot.com/">Verosimile</a><br /><br />Nel settembre 2008 creo il mio primo dolce (<a href="http://paolopak.blogspot.com/2008/09/margarita-finale.html"><span style="text-decoration: underline;">Il Margarita finale</span><span style="text-decoration: underline;"></span></a>), scopro di essere letto da un insospettabile collega! Tano, mi leggi ancora? Chissà?<br />Questo dolce mi darà soddisfazioni immense e inaspettate. Mi farà conoscere persone stupende con le quali ancora oggi sono in contatto. Ma ne parliamo tra poco.<br />Concludiamo il 2008 con una prova teatrale!<span style="text-decoration: underline;"></span><a href="http://paolopak.blogspot.com/2008/12/capitan-squarciafico-dalle-valli-del.html"> Capitan Squarciafico</a><br /><br />E torniamo alla cucina!<br />Il 2009 si apre con una notizia imprevedibile, imprevista e fantastica.<br />Vinco un concorso culinario indetto dal Cuoco Nero Maurizio Santin!<br /><a href="http://paolopak.blogspot.com/2009/01/ho-vinto.html">Ho Vinto!</a><br />Apprendo la notizia con un messaggio di Maurizio su Facebook. Diceva "Complimenti, hai vinto!". Balzo in piedi saltando e urlacchio in ufficio come uno scemo...<br />Mi aspettano cinque giorni nella cucina di un ristorante! Questa breve notorietà (per tutto il giorno io sono "il vincitore del concorso") mi fa "conoscere" nuove persone (ciao Nik e K), mi fa leggere commenti sarcastici sul mio dolce (I cocktails in dolce si fanno da anni!!!) e mi fa davvero credere di saper "cucinare"... Pensate un po'!<br /><br />Il 2009 va avanti, nell'attesa di andare a Roma al ristorante Il Cuoco Nero di Maurizio Santin, e mi esce un bel post: <a href="http://paolopak.blogspot.com/2009/02/le-bombe-delle-sei-non-fanno-male.html">Le Bombe delle sei</a><br /><br />Poi mi butto, maledetto (o benedetto) egocentrismo, a riproporre racconti scritti in gioventù. Carenza di argomenti o becera marchetta? Entrambe forse!<br />Ma <a href="http://paolopak.blogspot.com/2009/03/una-verita.html">qui </a>scopro che a leggermi c'è anche il Frixi... Che non conosco personalmente ma con il quale condividiamo un passato al Lanfranconi, la passione per il Genoa e l'immaginazione per credere agli extra terrestri! Frixi, tu di sicuro non mi starai più seguendo, ma mi fece piacere all'epoca "conoscerti"!<br />A marzo del 2009 vado a Roma: <a href="http://paolopak.blogspot.com/2009/03/cinque-giorni-dal-cuoco-nero.html">Cinque giorni</a>. Grazie ancora a tutti voi della brigata del Cuoco Nero!<br /><br />A maggio 2009 pubblico questo <a href="http://paolopak.blogspot.com/2009/03/cinque-giorni-dal-cuoco-nero.html">post</a> e il mio blog ha centinaia di contatti in un giorno! Incredibili davvero le dinamiche della rete!!!<br /><br />Il 09/09/09 scrivo un post che avevo dimenticato, ma che avendolo appena ora riletto mi piace riproporre: <a href="http://paolopak.blogspot.com/2009/09/testamento.html">Testamento</a><br /><br />Il 2009 è stato un anno prolifico per il Blog. Segnalo ancora questo <a href="http://paolopak.blogspot.com/2009/11/una-storia-qualunque.html">post</a> che mandai anche alla posta del Vernacoliere, ma che non piacque, direi, e non fu pubblicato.<br /><br />Arriva il 2010 che si apre con una cena a base di testicoli: <a href="http://paolopak.blogspot.com/2010/01/mockba.html">Mockba</a><br />Iniziano poi "I racconti sul treno". Qualche <a href="http://paolopak.blogspot.com/2010/06/incontri.html">esempio </a>che a qualcuno di voi è <a href="http://paolopak.blogspot.com/2010/10/la-iena.html">piaciuto</a>.<br />Nel 2010 posto alcune ricette! Mi piacerebbe che qualcuno le provasse e mi facesse sapere, ma siamo molto lontani ancora dall'essere un blog culinario seguito per la cucina!<br />Chiudo l'anno con un post geniale (col senno di poi) perché mi procura alcune soddisfazioni materiali: <a href="http://paolopak.blogspot.com/2010/12/letterina-babbo-natale.html">Letterina a Babbo Natale</a><br /><br />E siamo ad oggi!<br />I post sono rari, a distanza di settimane se non, a volte, di mesi... Ma so che c'è qualcuno che ogni tanto li aspetta ed è questo che mi invoglia a scrivere e a farlo con una certa regolarità.<br />Vi segnalo il mio ultimo post che, come si dice sempre, è tra tutti forse quello che più amo: <a href="http://paolopak.blogspot.com/2011/02/tempi-bui.html">Tempi bui</a><a href="http://paolopak.blogspot.com/2011/02/tempi-bui.html">.<br /></a>E vi saluto con alcune righe che scrissi qualcosa come vent'anni fa.<br /><br />Altri cento di questi post Paolino!<br /><br /><span style="font-style: italic;font-family:times new roman;" >"Scrivere è bellissimo. Saperlo fare bene è tutto un altro paio di maniche, fatto sta che scrivere, inventare storie, far nascere (e morire…) personaggi, creare e a volte rivivere determinate situazioni, è un’esperienza magnifica.</span><br /><span style="font-style: italic;font-family:times new roman;" >Ogni tanto rileggo le cose che ho scritto (almeno io!) e tutte le volte scopro qualcosa di cui avevo perso la memoria che parla di me, qualche frammento della mia vita che rivive in un racconto. Questo fa paura; fa paura riconoscermi in tutto quello che scrivo, vedermi in ogni personaggio e fa ancora più paura pensare di essere riconosciuto dagli altri. Pensate di girare per strada, magari una domenica pomeriggio nella via più frequentata della città, completamente nudi. Ecco, quando leggo i miei racconti è così che mi vedo: nudo che vago per strada…<br />L’unica difesa che ho (parole grosse, lo so!) è comunque molto valida, perché in fondo solo io so di potermi riconoscere completamente in mezzo a questo mare (per ora lago…) di parole, e allora la strada in cui mi trovo a camminare non è poi così affollata, e le persone che vi incontro, quando e se accade, sono nude e indifese esattamente come me.<br />Quindi io scrivo, perché mi piace farlo e perché mi fa sentire forte, a volte addirittura onnipotente. Perché inventare delle storie, creare dei personaggi e poi ripensare a tutto questo, accorgersi che dopo averla scritta una cosa diventa reale, che nel momento in cui una storia è scritta e leggibile, diventa parte di te, diventa un passato reale, beh… tutto questo è meraviglioso.<br />George Hedgehogs diventa reale solo nel momento in cui viene messo nero su bianco. La sua scelta da quel momento in poi è qualcosa che per me è successo; accade che ci ripensi e accade (questa è la Magia) che io mi chieda: “Io cosa avrei fatto?”.<br />Da oggi allora il tempo si può fermare davvero; non è soltanto un sogno adolescenziale, ma è qualcosa che può succedere. È qualcosa che qualcuno, se serra i pugni e chiude gli occhi, riesce a fare. </span><span style="font-style: italic;font-family:times new roman;font-size:12pt;" ><span style=""><br /></span>Poi c’è tutto il resto: la fantasia, l’immaginario, posti meravigliosi e personali dove qualunque cosa esiste e non aspetta altro che essere portata nel mondo reale. Con una penna, più spesso con la tastiera del mio computer, è possibile fare vedere agli altri che i vampiri, gli extraterrestri o anche i mostri che ci aspettano dopo la seconda rampa di scale, dietro al muro che fa angolo nel pianerottolo quando la luce non funziona, esistono davvero…"</span>Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-73214802535715606372011-02-11T15:37:00.004+01:002011-02-11T16:05:30.754+01:00Tempi buiIl clima è teso, si respira un'aria pesante.<br />Preoccupanti nuvole grigie hanno superato da un po' la linea dell'orizzonte e portano con sé presagi di tempesta.<br />La tensione è fisica e si taglia col <span style="font-style: italic;">machete</span>. Nasce dall'interno, cresce dal basso e spinge dall'esterno.<br />Sembriamo attendere le prime gocce di pioggia che poi si trasformino in burrasca, non sapendo con sicurezza come ci ritroveremo quando e se il cielo tornerà azzurro.<br />I nostri figli ci mettono alla prova, ci studiano e cercano di prenderci le misure.<br />La passione di un tempo vive sopita, tiepida come la brace sotto la cenere. A volte un soffio di rivolta smuove la polvere e per strada, nelle piazze, nei treni si rivede la voglia di un tempo lontano ma mai passato veramente.<br />Imbrigliati in una realtà che un po' abbiamo voluto e un po' ci siamo trovati addosso, andiamo avanti, turandoci il naso quando serve, svolgendo i nostri compiti al meglio delle nostre possibilità e circostanze ma soprattutto cercando di seguire dei principi che ad arte a volte calibriamo in corsa.<br />Si prova odio e amore e rabbia e felicità e tristezza e serenità e ansia e insicurezza e inadeguatezza e forza e voglia di tutto e voglia di niente e rassegnazione e voglia di sognare.<br />Viviamo nei sogni come fossero la realtà perché la realtà a volte non la capiamo o perché non ci piace o, peggio, perché ci fa paura.<br />Viviamo un futuro incerto, forse viviamo l'assenza di futuro.<br />Ci disgustiamo per quello che vediamo in giro, per la realtà che ci circonda, per l'ignoranza che ci rappresenta. Ci mancano i punti di riferimento e cerchiamo spasmodici di inventarne di nuovi.<br />Predichiamo il buon senso senza crederci troppo, diciamo sottovoce che la violenza a volte è inevitabile ma la paura di urlarlo ci frena e ci sopprime e ci sconfigge.<br />Parliamo bene, usiamo i congiuntivi e ci facciamo ridere dietro da donnaioli impenitenti e farabutti da quattro soldi.<br />Non capiamo come tutto ciò sia possibile ma, stanchi e svogliati e anestetizzati, ci giriamo dall'altra parte, ci beviamo un negroni, ci mangiamo una pizza, ci laviamo le mani, andiamo a letto la sera e ci svegliamo la mattina come se niente fosse.<br />In fede, Paolino.Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-83995346839308973132011-02-05T15:11:00.004+01:002011-02-05T15:43:19.252+01:00Vinile<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7Ww3h9i_pTPTGy7e1kLjDL_58PIksvVru7M6YCbm1-yk77FGjJkSCv2Wb9bY-gcCYKyOte6qoEfAcKBWvXrEF7O5wbfzqxz21dPpdWvwhPHWkjbM8dRMXWdHzARco9iTC1W0zuLBF5nI/s1600/vasco_rossi_ma_cosa_vuoi_che_sia_una_canzone-PHOL11310-1167824604.jpeg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 390px; height: 395px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7Ww3h9i_pTPTGy7e1kLjDL_58PIksvVru7M6YCbm1-yk77FGjJkSCv2Wb9bY-gcCYKyOte6qoEfAcKBWvXrEF7O5wbfzqxz21dPpdWvwhPHWkjbM8dRMXWdHzARco9iTC1W0zuLBF5nI/s400/vasco_rossi_ma_cosa_vuoi_che_sia_una_canzone-PHOL11310-1167824604.jpeg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570208712940905378" border="0" /></a><br />Ai miei tempi la musica si ascoltava con le musicassette o con i dischi in vinile. Avere lo stereo con il piatto era un must ed era un rito andarlo a scegliere sapendo che si stava per fare l'acquisto (o meglio, si stava per ricevere il regalo) della vita. Insomma, il piatto era un oggetto prezioso. La puntina era sacra. La spazzola di velluto o quella morbidissima con i fili sottilissimi e setati era un cimelio da utilizzare con delicatezza e timor sacro prima dell'ascolto di ogni disco. Quando si faceva scendere la puntina sul disco che girava si usava una delicatezza che avremmo, più grandi, usato (o tentato di usare) per altre arti.<br />Si comprava il disco e con un coltello affilato si incideva la pellicola di nylon. Non la si strappava. Mai! La si lasciava a proteggere la copertina. Ancora oggi in casa dei miei (non ho più un piatto in casa!) ci sono i miei dischi con ancora la pellicola a "vestirli".<br />In genere il disco si travasava su cassetta per usarlo il meno possibile. Ascoltavi il disco poche volte, solo quando ti sentivi di meritarlo. Quando volevi godertelo davvero!<br />Non c'era internet allora e si aspettava con ansia l'uscita dell'ultimo LP dei nostri cantanti per andarlo a comprare e poterne ascoltare le nuove creazioni. Non c'era modo di farsene un'idea prima. Usciva il disco, lo andavi a comprare e sentivi se ti piaceva o meno. E i dischi, vi giuro, per noi ragazzi di 13/14 anni, comunque costavano.<br />Ho scoperto di amare Vasco Rossi intorno ai 13, 14 anni appunto.<br />A quel punto bisognava comprare tutti i suoi album e si cominciò ovviamente con "Ma cosa vuoi che sia una canzone..." il suo primo album. Si dibatté su quale copertina... Io comprai quello che vedete sopra perché in qualche modo venni a sapere che era l'edizione originale.<br />Ricordo ancora la sensazione tornando a casa con il disco sotto il braccio. La voglia di "aprirlo" e di ascoltare quello che Vasco aveva da dire. C'era "E poi mi parli di una vita insieme" il cui ascolto rubacchiai dalle cuffiette del walkman (altro pezzo d'antiquariato) di una mia amica l'estate precedente... Estate in cui la vascomania stava germogliando.<br />Poi divenne un'abitudine mensile... Ogni mese l'acquisto di un album, fino a mettersi al pari.<br />E così fu non solo per Vasco, ma anche per Venditti e per gli Eagles. Di Venditti mi buttai più sulle musicassette, erano troppi gli album arretrati e ricordo ancora adesso il negoziante di Sonorama a Pegli che mi chiese se ero sicuro di voler proprio quella musicassetta. Stavo cercando, se non ricordo male "L'orso bruno" e direi che il negoziante non fosse proprio un estimatore dell'Antonello dal cappello di paglia bianco! Accidenti, come un flash mi è tornato alla mente il cappello di paglia bianco che portavo io (a scimmiottare Venditti) d'estate per andare al mare...<br /><br />Oggi c'è internet, c'è il mulo, ci sono mille occasioni per ascoltare musica, addirittura nei negozi di musica ti metti il CD e lo ascolti e se ti va, magari lo compri, oppure arrivi a casa e lo scarichi. Si spendono molti meno soldi per la musica, ma stamattina, ascoltando una canzone alla radio, per un attimo mi è tornata alla mente la sensazione di aprire delicatamente la copertina di un nuovo disco, e mi è mancato il non poterlo più fare.<br /><br />Buona malinconia a tutti.Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-70094818613948278972011-02-01T09:26:00.003+01:002011-02-01T09:45:10.735+01:00Le magnifiche quattro (più una)Il treno è un mondo in miniatura. Avete presente la mini Italia in Toscana? Dai, si faceva come gita alle medie... Beh, il treno è una mini Italia non tanto per i monumenti, quanto per le persone che vi si incontrano.<br />Osservarle è un'esperienza unica... Loro parlano, si muovono, leggono, ascoltano musica, guardano, ammiccano, sorridono, si corteggiano, si amano, si odiano... Io osservo e studio.<br />Oggi a Sestri sono salite le magnifiche quattro. Le descriverei così: c'è la giovane vecchia, c'è la vecchia e basta, c'è quella che da ragazza doveva essere bella e si vede che se ne rende conto, e poi c'è la palletta. Avete presente quel tipo di fisico basso e rotondo? Ganascette pienotte? Ecco, questo è il tipo.<br />Loro arrivano dalla fine del vagone, e dalla testa arriva e si unisce alla banda la quinta signora. Stona come tipo, bassetta, mingherlina, insomma è chiaro che con le altre quattro non c'entri nulla. Sono tutte sposate ed esibiscono con involontaria ostentazione la fede al dito. Sembra incredibile, ma tutte hanno trovato un compagno di vita. Quanto darei per vederli, questi uomini...<br />Appena salite inizia il rito del "bunga bunga" del treno e cioe' il "siedi tu, siedi tu". Il gioco è facile: ci sono meno posti a sedere di quante persone in piedi. La squadra circonda i posti liberi e segrega la zona e poi via: "siedi tu!" "No siedi tu!" No, sì, no, sì... Perde o vince chi per primo dice "vabbè dai mi siedo io". In genere chi si siede è tenuto moralmente a giustificarsi. A volte basta un semplice: "guarda, è un periodo che sono di uno stanco...". A volte si accenna al mal di gambe. In generale una qualsiasi altra frasetta breve a piacere che "smorzi" l'imbarazzo del sedersi.<br />Oggi la giovane vecchia ha pagato il prezzo della comodità con una pena singolare. Lei seduta insieme alla vecchia vecchia (è stata rispettata l'anzianità diciamo) è stata omaggiata delle borse delle altre tre!<br />Io non ho mai capito perché le donne non usino mai le rastrelliere poggia abiti dei treni ma si tengano sempre tutto sulle gambe: giacca, borsa, sacchetti, qualsiasi cosa.<br />La cosa buffa è stato come la quinta signora le ha sbolognato la sua di borsa. Per le altre due è stato tutto naturale, niente parole, niente domande, forse nemmeno un gesto d'intesa. L'una si siede e le altre le danno le borse.<br />Ma la terza... Forse perché non è realmente integrata nel gruppo, forse perché la borsa pesa davvero, fatto sta che non è naturale dargliela. E allora sfodera la scusa del "me la tieni un attimo..." mentre si toglie la giacca.<br />La giovane vecchia a quel punto deve, perché l'educazione dei complimenti lo impone, accennare al fatto che non è un disturbo e che la tiene volentieri. La quinta signora non se lo fa ripetere due volte. Quasi le è dovuto e lascia la borsa in braccio alla giovane vecchia.<br />Fantastico ad un certo punto, quando la quinta signora ha bisogno di qualcosa nella borsa. Lei fa il gesto di prendere la borsa, la giovane vecchia risponde reattiva "No no lascia" e lei: "Sì sì figurati... Volevo solo prendere una cosa!" "Ahh, ok" dice la giovane vecchia...<br />Tra Sampierdarena e Principe si sono liberati abbastanza posti per farle sedere tutte... le borse hanno quindi raggiunto le gambe delle rispettive padrone.<br />Buon viaggio a tutti.Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-69266495116772816882011-01-21T21:08:00.004+01:002011-01-21T21:25:28.584+01:00Alla fineCon tutto quello che si sta sentendo in questi giorni sul nostro amato premier (ah, Babbo Natale, io ti devo ringraziare per la Kitchen Aid, il coltello in ceramica e perfino per il termometro da forno, però uno sforzo per il gradino....), con tutto quello che si sta sentendo, dicevo, sulle festine in casa del premier, mi sono trovato a pensare ad una cosa che non avrei mai ipotizzato.<div>E adesso arrivo al dunque... ma fatemi cincischiare un pochino...</div><div>Lele Mora ad esempio: da quello che si sente dire, questo personaggio fondamentalmente è un pappone procacciatore di giovani (a volte tanto giovani) ragazze per animare le feste a casa Berlusconi.</div><div>Proprio lui, proprio il Lele Mora che da molti perfino considerato un grande uomo dello spettacolo, uno che ci sa fare, che si sa muovere, uno che conosce i meccanismi... Il procuratore dei vip. Il Re Mida dello spettacolo.</div><div>L'idea che mi son fatto io è invece che sia semplicemente il procacciatore di Berlusconi pagato per portargli ragazze che in cambio di più o meno spinti servigi sessuali ricevono da Berlusconi il programma in prima, seconda, terza serata.</div><div>Insomma non è Mora che si sa muovere, è Berlusconi che ha la televisione (tutta) e la usa come moneta di scambio...</div><div>Vista così, gran parte del cosidetto mondo dello spettacolo, capite che mi va a perdere un po' di fascino?</div><div>Capite che se penso che quel culo o quelle tette (perché di questo si tratta) sono dietro quello schermo perché prima sono passate da Arcore, beh, un po' di fascino questo mondo lo perde?</div><div>Lo so, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ma la tentazione è forte...</div><div>E allora un po' mi schifa pensare che tutti i vari Lele Mora, Emili Fede, tronisti, veline, paperotte e fringuellini che sono strapagati e sono (purtroppo) una rappresentaza della cultura leggera italiana, altro non sono che un enorme bordello messo anche in bella mostra!</div><div><br /></div><div>Alla fine, e arriviamo al dunque, mi trovo sorpreso a pensare che i meno peggio sono i calciatori!</div><div><br /></div><div>Buon anno a tutti.</div>Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-322748119274804602010-12-22T20:44:00.002+01:002010-12-22T20:48:52.014+01:00Letterina a Babbo Natale<span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Caro Babbo Natale,</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Per quest'anno ho un po' di cose da chiederti.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Lo so che siamo ormai agli sgoccioli e forse sono un po' in ritardo, ma mi son detto che un signore che viaggia volando su una slitta trainata da renne e in una notte consegna doni in tutto il mondo, ha sicuramente delle doti eccezionali.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Per cominciare ti chiedo il robot della Kitchen Aid, lo sai no che me la tiro da cuoco? Ovviamente rosso!</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Poi vorrei un paio di coltelli di ceramica. Non penso se ne possa più fare a meno.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Se ti capita, anche qualche dritta sicura per fare i macarons senza faticare troppo e senza il minimo dubbio sulla riuscita.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Vorrei anche un termometro da forno. E visto che si parla di forno, se riesci mi fai avere il ricambio del timer rotto da anni?</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Mi piacerebbe davvero tanto un tagliere in marmo, per temperarci il cioccolato ed impastare.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Ah, ovviamente mi servirebbe anche la soluzione per trovare un posto a tutto ciò.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Poi vorrei il libro "Un giorno a El Bulli" e vorrei andarci a cena prima che chiuda. Se trovi una qualche offerta forfait, ti suggerisco tre ristoranti nei quali vorrei cenare una volta nella vita: El Bulli, Combal Zero, Madonnina del Pescatore.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Vorrei una macchina fotografica nuova, una telecamera HD e il tom tom nuovo, quello con lo schermo più grande ed il touch troppo figo.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Vorrei una borsa nuova del pc, che da me son barboni e non te la danno con il portatile. E son stufo di andare in giro con la borsa più piccola pc e faticare sempre a chiuderla dopo aver provato mille incastri tipo tetris.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Poi, visto che sono generoso, vorrei che tu regalassi un bel orologio a chi lavora in trenitalia, in modo che possano usarlo per far andare i treni in orario.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Se ti ricordi regali loro anche qualche bel prodotto per darci una lavata seria ai loro treni?</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Regala anche uno scompartimento privato dove infilarci tutta la gente che urla e parla dei fatti propri come se interessassero a tutti. Se parti da qualcuno ti consiglio la tizia in piedi davanti a me, che ci dice di andare per i 42 e aggiungi, per non farla sentire sola, quelli seduti che le stanno dando corda, che da mezz'ora parlano di ospedali e disgrazie e lei ci racconta che a dicembre ha perso un amico in moto e quasi si vanta del fatto che ne hanno anche parlato in tv!</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Per andare avanti con la lista, vorrei anche le gomme nuove per la mia bici e una pompa semiseria per gonfiarle quando serve. Mi piacerebbe tanto anche il caschetto nuovo. Magari con qualcosa che ricordi il Pirata Pantani.</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Per favore, regala l'ispirazione a Guccini e Vecchioni perché quest'anno facciano ognuno un nuovo album, ma all'altezza delle mie aspettative, che sono altissime!</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Poi concludo ma vorrei anche qualche libro di ricette di cucina "creativa".</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "> </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Ovviamente a tutto cio' aggiungi tanto amore per tutti e la pace nel mondo!</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">P.s. ma solo se hai tempo: lo regali un gradino rotto a Berlusconi mentre scende le scale?</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">Ciao Babbo, con affetto Paolino</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; "><br /></span><span class="Apple-style-span" style="font-family: Helvetica; font-size: medium; ">E... Buon Natale anche a te!</span>Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1533085681316760240.post-35869061299769530282010-11-23T17:10:00.003+01:002010-11-23T17:23:45.533+01:00Ancora sulla ChiesaLeggo da repubblica la seguente dichiarazione di Benedetto XVI sull'omosessualità:<br /><strong></strong><span style="font-style: italic;">"Se qualcuno presenta delle tendenza radicate omosessuali profondamente radicate - ed oggi ancora non si sa se sono effettivamente congenite oppure se nascano invece con la prima fanciullezza - se in ogni caso queste tendenze hanno un certo potere su quella data persona, allora questa è per lui una grande prova, così come una persona può dovere sopportare altre prove"</span>.<br />Di nuovo mi viene da pensare che abbia perso un'altra occasione per starsene zitto.<br />Ma come diavolo si può, ancora oggi, nel duemila, sostenere credendoci (ma ci crede davvero poi?) che l'omosessualità possa essere congenita oppure (e qui parafraso) si possa prendere nei primi anni di vita?<br />Insomma, ma come diavolo si può, ancora, parlare di omosessualità come fosse una malattia?<br /><br />Io non accetto che un'istituzione con così tanto seguito e con una possibilità enorme di esprimere le proprie idee, sia autorizzata a dire cose palesemente inesatte!<br /><br />Ognuno ha maggiore responsabilità tanto maggiore è la propria possibilità di farsi sentire o vedere.<br />Così come un calciatore di serie A quando gioca a pallone non può comportarsi come mi comportavo io durante i tornei scolastici, o così come un capo di Stato in conferenza stampa o davanti alle telecamere non può lasciarsi andare ad uscite informali e scherzose come potrei fare io in pizzeria.<br />Accidenti, ma se siete li, possibile che questa responsabilità non la sentiate?<br />E possibile, che non insorga a contestarvi una controparte con altrettante possibilità di farsi ascoltare?<br /><br />Ancora una volta voglio urlare "Grazie a dio sono Ateo" contestando in toto la religione stessa che si è (s)venduta ad un'istituzione, la Chiesa, che mortifica la religione stessa e, dovrebbe, anche tutti coloro che ad un Dio credono.Paolinohttp://www.blogger.com/profile/16326683032632218849noreply@blogger.com1