giovedì 25 giugno 2009

Ognuno ha il papi che si merita.

Faccio il solito giro su Repubblica.it e oggi mi sono imbattuto nell'intervista a Patrizia D'Addario, persona che fino a stamattina non conoscevo e che da domani avrò dimenticato.
Questa Patrizia, per chi non lo sapesse, è una ragazza coinvolta nell'inchiesta di Bari sui festini del nostro presidente del consiglio.
Devo dire la verità: non sono granché attratto da questa storia, non perché non trovi vergognosa tutta la vicenda, quanto perché il gossip non mi stuzzica.
Il fatto è, e leggendo l'articolo (http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/parla-patrizia/parla-patrizia.html) me ne sono convinto ancora di più, che si tratta si di gossip ma giocato a casa nostra!
Per me la signora Patrizia, le altre signorine e il nostro caro Silvio detto Papi, possono, davvero, fare quello che vogliono, nei limiti della legalità, s'intende, così come io voglio poter fare quello che voglio... Ma la cosa sostanziale è proprio questa: IO voglio poter fare quello che voglio, a casa mia, o quando esco con gli amici, perché IO sono una persona normale e, tanto per capirci, quando sono "in servizio" cerco di rispettare delle regole e proprio tutto quello che voglio non posso farlo.
Il buon Berlusconi proprio uno normale non è; ha certo più responsbilità di me e più "cose da fare" - per inciso credo sia di conseguenza anche pagato un po' più di me - e quindi, mi scusi, ma proprio quello che vuole non lo può far sempre.
Della sua vita privata ne deve rispondere, così come ne rispondo io (sia chiaro), perché se il mio capo mi vede in un bordello carico come una bestia e con un cannone in bocca, giusto o sbagliato che sia, qualche idea su di me se la fa... Certo, io potrei anche chiedergli cosa ci facesse nel mio stesso bordello!!!
In ogni caso, e chi non lo sapesse sarebbe quanto meno ingenuo (e Papi non credo lo sia), è abbastanza chiaro che delle nostre azioni ne dobbiamo rispondere, anche nei casi in cui per esse veniamo ingiustamente discriminati? A me è chiaro, si!
Alla fine quindi, caro il mio presidente Berlusconi, non venga a dirmi che non se lo immaginava che eventuali notizie sui festini le avrebbero quanto meno causato qualche critica...
Poi, le ripeto, lei faccia quello che vuole (nei limiti della legalità, ovvio) ma per lo meno lo faccia a casa sua e dando in cambio un posto letto sempre a casa sua, non un posto in parlamento o in televisione... A meno che, ma qui me lo deve dire lei, televisioni e parlamento non siano casa sua...

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