domenica 21 novembre 2010

Pane e Salame

"La c'è scritto Patria e Onore, mica Pane e Salame" così ci gridava l'aspirante guardiamarina Pietro Marra ai tempi del servizio militare i cui primi 70 giorni li ho fatti in Accademia a Livorno.
Non si è mai capito bene quale fosse il senso di questa frase... In genere ce lo urlava quando facevamo qualcosa di sbagliato, oppure non eravamo troppo marziali o ancora quando si sbagliava a marciare.
Oggi quindi vorrei fare una riflessione sulla Patria o meglio sull'amore per la Patria.
Non ho mai avuto un grande senso patriottico, questo va detto, così come non mi sento attaccato ad una città in particolare.
Credo che la tua casa sia laddove hai le persone care e laddove sei felice. Il campanilismo non fa per me.
Sapete cosa vi dico? Esagero!
Io sono convinto che il senso di appartenenza ad un luogo, città o stato possa a volte trasformarsi in paura e quindi odio per chi a questo luogo non appartiene o magari vuole appartenere. E questo io lo chiamo razzismo. La Lega trova la sua forza stuzzicando il senso di appartenenza al nord di molte persone e alla paura che queste stesse persone hanno di vedersi rubato questo loro nord. Ma se ci pensiamo, che diavolo è il nord?
Il valore della patria lo associo alla guerra. Guerra in nome della patria o guerra per difendere la patria, ma sempre di guerra si parla.
Sentirsi attaccati ad una bandiera nasconde l'insicurezza e la paura dell'uomo di fronte al più forte o allo sconosciuto e la necessità di formare un gruppo e sentirsi più forte.
'Notte.

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