Tale obiettivo è da raggiungere, ovviamente, con una maggiore (e più giusta aggiungo io) pressione fiscale.
Maggiore, dal mio punto di vista, significa più estesa e quindi far diminuire l'evasione.
Più giusta, sempre dal mio punto di vista, significa "tarata" a seconda dei destinatari. Chi più ha più paga.
Analizziamo adesso, alla luce di queste premesse, il significato che ha l'intenzione del governo di far adeguare l'aliquota IVA al 20% per le Pay TV.
Diminuisce l'evasione? Non credo, visto che eventualmente aumenta la pressione fiscale (sotto forma di canone, ben inteso) su chi già sta pagando.
Aumenta quindi la pressione su chi più ha? Beh, in parte. Essendo la Pay TV un bene superfluo (non direi però di lusso) va da sè che chi ne usufruisce non sta rinunciando a bisogni primari. Nella teoria, perché poi casi di persone che sacrificano la buona alimentazione per pagarsi a rate magari un SUV sono possibili! Ma comunque l'obiettivo di prendere di più a chi più ha è in parte raggiunto.
Insomma, la proposta del governo non è perfetta come vogliono farci credere, ma nemmeno totalmente sbagliata. Diamo un peso ai due obiettivi: diminuire l'evasione 50%; tassare "meglio" 50%. Il primo è totalmente mancato, il secondo raggiunto per metà! Per me quindi il provvedimento è fallimentare al 75% e corretto al 25%. Il gioco è facile, cambiate i pesi e provate a vedere come cambiano le percentuali. Difficilmente la correttezza aumenterà di tanto.
Ho sentito anche dire, questa mattina, che l'IVA al 10% che fu concessa a SKY era un'agevolazione che ora non ha più senso. Che in periodi di crisi le agevolazioni e gli incentivi, vanno dati a chi davvero ne ha bisogno! Fantastico!!! Sto diventando Berlusconiano, perché anche su questo sono d'accordo. E se vogliamo in maniera ancora più radicale. Incentivi ed agevolazioni vanno controllati e concessi sempre a chi ne ha davvero bisogno e per un periodo determinato (banalmente finché il bisogno persiste).
Ma allora perché non dicono a SKY che l'adeguamento dell'IVA deve essere sostenuta dall'azienda stessa senza ripercuotersi sugli abbonati? Primo! Secondo: perché questo stesso principio non viene applicato a tutti coloro che oggi stanno usufruendo di benefici ed agevolazioni anche se i presupposti non ci sono più?
Perché la tassazione sulle transazioni finanziarie è al 12,5%, decisamente più bassa di quanto paghi io sui miei redditi? Perché a fronte di transazioni finanziarie "notevoli" non viene applicato un tasso maggiore? E' noto no, che almeno alcune tra le transazioni rilevanti derivino da entrate "illegali" e quindi non tassate? E se anche si applicassero a redditi già tassati, dire che una transazione da 1.000.000 di euro viene tassata a più del 12,5% non significherebbe rendere più "giusta" la tassazione andando a chiedere di più a chi più ha?
Vogliamo poi parlare delle agevolazioni alle banche?
Tornando però al tema Pay TV, io, non posso non riflettere sul fatto che il Primo Ministro Silvio Berlusconi, è a capo di Mediaset, concorrente di SKY. Che non è possibile che non sappia che SKY girerà questo 10% ai propri abbonati, senza pensarci su un attimo. Che non può non immaginare (per non dire sperare) che questo causi un certo numero di rescissioni del contratto (che tra l'altro per SKY potrebbe non costare nulla, se a rescindere il contratto saranno meno del 10% degli attuali abbonati). Che il risultato ultimo potrebbe essere che chi lascia SKY si abboni al pacchetto satellitare Mediaset!
Non c'è santi. Io berlusconiano non lo potrò mai diventare!!!
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