martedì 27 gennaio 2009

Un altro mondo


Oggi in treno stavo scroccando la lettura di un quotidiano di quelli gratis (insomma, la sublimazione del genovese: leggere a scrocco un giornale gratis!!!). Ho quindi carpito una notizia che suonava più o meno così: "I Segreti di Brokeback Mountain eletto il miglior film gay della storia".

La cosa che mi ha fatto riflettere è l'esistenza di un premio simile. Mi sono chiesto: "Quale sarà invece il miglior film etero della storia?".

Ho poi pensato che mi aspetterei un premio del tipo "Il miglior film con una donna protagonista" mentre difficilmente leggerei la decretazione del premio per "Il miglior film con un uomo protagonista".

Dove voglio arrivare?

Vediamo. Aggiungo ancora questa riflessione. Sabato mattina ascoltavo la radio ed una ragazza ha mandato un messaggio (sapete quelle trasmissioni radiofoniche dove se mandi un sms lo leggono in diretta?) dicendo: "Sono arrivata vergine al matrimonio e ne sono orgogliosa".

Io non dirò mai che la verginità non abbia valore (che sia della donna o dell'uomo), ho una mia opinione in merito così come altri hanno la loro.

Forse siamo tutti d'accordo che "donarsi" a qualcuno è sempre e comunque un gesto importante.

E' la connotazione temporale che mi fa riflettere: restare vergini fino ad una data (che ci hanno detto essere il matrimonio). E poi, ed è qui che insorgo, che sia un valore prettamente femminile.
Ma quello che è peggio è sentire donne perfettamente allineate a questo valore.

Insomma, voglio arrivare a dire che siamo un mondo maschilista.

Ma che un altro mondo è possibile!

Almeno io ci credo!


P.S.: Brokeback Mountain letteralmente tradotta suona come "Montagna rotta di dietro"...

6 commenti:

spina ha detto...

Siamo in un mondo maschilista? Probabilmente si ma sono anche le donne che lo permettono. Io ho fatto il nautico, ero l'unica donna nella mia classe. Poi ho fatto ingegneria e anche li' non c'era pieno di donne ... alla fine sono approdata nella "grande azienda". Ti diro' che non mi sono mai sentita particolarmente discriminata. Quello che alle volte mi infastidisce e' che per certe donne e' piu' facile dire "non ho fatto carriera perche' sono donna" piuttosto che dire "non ho fatto carriera perche' c'e' chi e' meglio di me (almeno dal punto di vista strettamente aziendale)" uomo o donna che sia.

Alle fine credo che in questi decenni le donne abbiamo fatto grandi passi avanti e credo che questo sia successo grazie anche alla maggioranza degli uomini ..... quello che sicuramente e' vero e' che ci sono donne intelligenti e donne stupide, uomini intelligenti e uomini stupidi e ogni volta scegliamo chi piu' ci fa comodo per "dimostrare" una nostra teoria.

Paolino ha detto...

Ciao Spina,
forse ho voluto invadere un campo non mio... Anche se io sono davvero convinto che viviamo in un mondo maschilista.
Detto questo sono d'accordo con quanto sostieni, tanto che ad un certo punto scrivo "Ma quello che è peggio è sentire donne perfettamente allineate a questo valore.". Che inoltre, in alcuni casi, possa essere un alibi è un bello spunto.
Grazie.

Anonimo ha detto...

brokeback mountain E' UNA CAGATA PAZZESCA!

Verosimile ha detto...

Stamattina ho inserito un nuovo post, e dopo ho letto questo ed i vostri commenti. Ho trovato una simpatica telepatia.
Baci

Anonimo ha detto...

Secondo me c'è in giro troppa invidia del panda, nel senso che vorremmo tutti far parte di una categoria protetta: le donne, i gay, i neri, etc...etc..
Io credo che il nostro mondo occidentale, oggi, non sia nè maschilista, nè omofobo. Il problema è che è più facile nascondersi all'interno della propria categoria. Il punto è che, a noi donne, ci hanno fatto credere che eravamo uguali agli uomini(e non è così), che potevamo fare tutto: brillanti carriere, madri perfette, mogli impareggiabili e aggiungiamo camminare con tacchi 12 cm con le borse della spesa. Ma purtroppo non è così. E questo ci fa sentire inadeguate e frustrate. E siccome non possiamo dare la colpa a noi stesse o alla natura, diciamo che il mondo è maschilista. E da donna ti lancio una provocazione e ti dico che, per noi donne, è meglio vivere in un modo maschilista piuttosto che in un mondo femminista.

Paolino ha detto...

Luscia: detto da te... In ogni caso non ero entrato nel merito del giudizio!
Vero: adesso vengo a leggere il tuo.
Vale: dunque... Non so se gay, neri e donne siano categorie protette. Che siano categorie non vi è dubbio è sul protetto che ne ho. Concordo sul fatto che a volte il rifugiarsi in una categoria (bistrattata aggiungo) sia un alibi per giustificare le proprie inadeguatezze.
Detto questo io credo che donna e uomo siano differenti. Ma queste differenze, credo, non debbano, ad esempio, precludere la carriera. Essere uguali agli uomini (in termini di principio) non significa essere o dover essere perfette. Un uomo non è per forza un padre perfetto, non ha per forza una carriera brillante e non è nemmeno un marito impareggiabile. E' invece maschilista pretendere che la donna cammini sul tacco 12, ed è aberrante che le donne ci camminino e che il modello di bellezza creato da una società maschilista voglia la donna bella sui tacchi.
Scegliere tra maschilismo e femminismo è un po' come scegliere tra il marcio e la muffa (come si dice a Genova) oppure, più efficace, tra un calcio nei coglioni o un pugno alla bocca dello stomaco. Io vorrei un altro mondo forse, semplicemente, non schierato!

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