giovedì 19 febbraio 2009

Fantozzi Ragionier Ugo

La mattina mi sembra di vivere in un film di Fantozzi.
Ho i minuti contati! Ricordate cosa succedeva a Villaggio quando, allacciandosi le scarpe, gli restava la stringa in mano? Beh, la mia mattina è simile.

La sveglia suona alle 6.55. Sono arrivato a questo orario dopo un periodo di sperimentazione empirica. Dopo un mese di bestemmie e treni persi per pochi minuti, ho capito che la sveglia alle 7.00, per prendere il treno delle 7.46, per me era troppo!

I preparativi per uscire sono una corsa a tappe:
6.55 sveglia; 7.01 latte caldo e inizio colazione; 7.07 colazione terminata. Mi appresto a bere il caffé.
7.09 porto il caffé al mio amore. Quindi espleto le mie necessità fisiologiche e abluzioni varie (per la cronaca la doccia me la faccio la sera).

Qui ho un po' di margine. E' fondamentale uscire dal bagno dalle 7.20 alle 7.25.
La vestizione inizia comunque alle 7.25. Termina (deve terminare) non oltre le 7.32.
Saluti, baci e abbracci e sono in macchina alle 7.35.

Arrivo alla stazione intorno alle 7.41. Ho eventualmente, se tutto gira liscio fin qui, di fare benzina, e di sopportare vecchietto in motorino che si gode la strada a 20 Km/h.


Faccio sempre la stessa strada: lungomare; proseguo girando a destra e costeggiando il piazzale del mare. Rotonda della coop, la prima sulla destra. Caserma dei carabinieri. A volte qualcuno che entra o esce e mi fa fermare.

Proseguo, curva a destra e sono in zona stazione. Se ho culo trovo parcheggio di fronte alla stazione. Quindi rallento per scorgere un eventuale posto. Diciamo che almeno una volta alla settimana (statisticamente 2 volte su 5) trovo parcheggio li.

Se no proseguo, giro a destra e parcheggio nel piazzale della piscina. (Il problema è la sera al ritorno. Immancabilmente, vado a cercare la macchina dalla piscina... Anche quando l'ho lasciata di fronte alla stazione!).

La stazione è ogni mattina la stessa della mattina prima. In tutto e per tutto.

Sono sempre li i "lavoratori" occasionali che fumano aspettando di salire sul furgone. E che ostruiscono il marciapiedi come fosse loro. Passo veloce resporandomi alle 7.30 di mattina una bella boccata di fumo.
A volte la novità è il monitor della stazione rotto che non dice da quale stazione è appena partito il treno e i minuti di ritardo che porta.

C'è sempre la ragazza co i capelli neri, giovane ma che credo sia sposata, che è costantemente al cellulare. C'è la coppia lui brutto e lei bionda che litigano sempre.
C'è il tizio col pizzetto improponibile. Ci sono gli amici "di treno" con i quali si scambiano due battute sul tempo, il freddo e il treno stesso!

Ieri sera stavo andando alla stazione di Brignole a prendere il treno per tornare a casa. Mi incrocia un ragazzo e mi chiede: "Scusa, sai dov'è l'Hotel Moderno?". Me la sbrigo in fretta penso. "No mi spiace!" Mi lascia andare ora... Il tipo insiste "Mi hanno detto che è in piazza Verdi numero 5". Mi guardo intorno per fare bene la parte di quello che ci sta pensando seriamente, poi "E' proprio piazza Verdi che non ho idea di dove sia!" ora mi lascia e se ne va! E invece... "E' questa piazza Verdi!" e mi indica la targa della piazza sul muro della stazione.
Ma guarda te? La piazza di fronte a Brignole è piazza Verdi... Si impara davvero sempre qualcosa! Silenzio... Mi guarda. Lo guardo. Mi riguarda chi rompe il silenzio? Il tipo accetta che non gli sono di aiuto. Il suo viso mi saluta come saluterebbe un poveretto, ringrazia e se ne va.
Io mi vado a prendere il mio trenino.
Arrivo ad Arenzano più o meno puntuale. Vado verso la piscina...
Eccolo li!
L'ho lasciata davanti alla stazione. Torno indietro e perdo 4 minuti buoni.
Vai, anche oggi la giornata è finita...
Finalmente a casa!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sembra più o meno la mia giornata, con alcune varianti:
- non devo beccare il passaggio a livello alle 8.08 mentre porto Fabio all'asilo altrimenti è finita
- il figlio deve riuscire ad "andare in bagno" in meno di 15 minuti, altrimenti salta tutto.
- non si deve incastrare, come questa mattina, il cancello a causa gelo, che ho dovuto svitare tutto con la 17 e le pinze americane


Andrea M.

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