Ho sempre amato questa collina solitaria
e questa siepe che oscura buona parte dell'orizzonte.
Tutte le volte che siedo su questa panchina
la mia mente viaggia tra spazi infiniti, silenzi sovrumani
e una quiete profondissima.
Ogni volta ho un tuffo al cuore.
In quel silenzio sento il vento frusciare fra le foglie
e sembra che mi parli.
Sembra parlarmi dell'eternità,
degli anni passati e dei presenti e vivi.
Ad un tratto è la voce di lei!
Seduto su quella panchina, il mio pensiero
naviga in questo immenso silenzio.
Oh... come amo annegare in questo mare.
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11 commenti:
no, non ti si perdona. proprio ieri col mikkio si commentava positivamente il tuo blog rispetto a quello di mastro che si fregiava (almeno fino a ieri) di non postare poesie. ed ecco che provvedi a colmare quella che tutto era fuorchè una lacuna! fai un bel post prendendo le distanze da povia, ho appena sentito la canzone e ho avuto diversi conati. di la tua! solleva polveroni come solo tu sai fare!
chiedo scusa per il mio blog di poesie.
Paolino, ora che hai rovinato il tuo blog sconfinando nel superfluo, perche' non completi l'opera con una canzone?
anzi, comprati un dominio e facci un sito apposta.
Mastro, mica ti vorrai rovinare per 'sto buliccio e per 'sto pelato, vero?
che bello, finalmente un vespaio! un polverone!
la mia onestà intellettuale pretenderebbe di chiarire al mastro che le critiche condivise col mikkio riguardavano unicamente la scelta dell'utilizzo di un testo poetico come post, che mal si presta a diventare spunto per dibattiti.
ma visto che il mastro insinua, maligna e ironizza, rilancio a casaccio, senza averle lette e senza la minima cognizione di causa (alla povia, potremmo dire): mastro, le tue poesie sono bruttissime.
e mi difendo preventivamente: le canzoni sul mio sito sono quelle storiche e non rispecchiando la mia attuale caratura artistica sarebbe inutile criticarle*.
*eccezion fatta ovviamente per l'ultima del 2008, "maiasa chikatetzu de kaisha ni ikimasu", il cui testo è a tua disposizione per eventuali critiche.
Anvedi qui che paraculo!!!!
oh!
adesso ho capito.
allora chiedo scusa per aver chiesto scusa e per avere insinuato
non criticherei mai le canzoni storiche (che sto tuttora cercando di lanciare per farti diventare famoso e vivere alle tue spalle come ben sai), ne la tua attuale caricatura artistica (caratura non so cosa voglia dire, cosi' l'ho sostituita con una parola simile a me piu' famigliare), ma visto che mi permetti di dire qualcosa su "maiasa chikatetsu de kaisha ni ikimasu", diro': ma che razza di titolo e'? ma che vuol dire? ma parla come mangi
e il testo poi, dai... che schifo.
ma non ti vergogni?
ah, e chiedo scusa anche per l'involontaria citazione di Povia all'inizio del commento.
eheheh
Sei un genio Paolone.
Vado via due giorni e il Luscia mi pianta un casino.
Cmq, evito di fare precisazioni autodifensive al limite del cavillo. Preferisco buttarla sulla seminfermità mentale (del Luscia ovviamente, ché a quanto pare in mia assenza avrebbe bisogno di accompagnamento). In subordine, mi appello alla clemenza della corte.
PS: Luscia, 1.05am... non puoi andare a letto un po' prima, che poi devi andare a lavorare... Oddio, non è che ti sei dimenticato di andare in banca? Sei andato in bagno... La prossima volta badante. Sto più tranquillo.
vedo che c'è un grande timore reverenziale per il mastro: me ne compiaccio per lui.
non devo dimostrare quanto io apprezzi i suoi componimenti poetici, dal momento che li utilizzo per le mie canzoni...
ma rimarco un grande e non so quanto giustificato timore reverenziale! forse che "il mastro non si tocca"?
e invece mi tocco
ah, se mi tocco!
Toccati Caruso, toccati!
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